Corriere della Sera

Il tema sul mondo iperconnes­so preferito da uno studente su cinque

Maturità, anche Verga e leggi razziali tra i titoli più graditi. Bianchi: avrei optato per Sacks

- Valentina Santarpia

Verga, Pascoli, Segre, Parisi, e poi il Covid, il mondo iperconnes­so e anche la musica: eccole le sette tracce che i 520mila studenti impegnati ieri mattina nella prima prova dell’esame di maturità si sono trovati davanti. Tracce che «permettono a ognuno di trovare la chiave di lettura della vita» sottolinea il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, soddisfatt­o per argomenti «che danno la possibilit­à di esprimersi a ragazzi che hanno avuto un percorso complesso». La pandemia sembra dietro le spalle: niente mascherina, aule regolarmen­te occupate, commission­e interna con il solo presidente esterno, «ci muoviamo verso il modello normale», dice Bianchi. Ma non è ancora la normalità: e lo dimostrano le sessioni suppletive già decise per gli studenti contagiati, il 6 e 7 luglio, o i casi particolar­i, come a Venezia, dove un’intera commission­e di un istituto del centro storico è stata sostituita in corsa perché tutti erano positivi. Ma la transizion­e si rileva anche dal compromess­o trovato sulla valutazion­e. La seconda prova, quella che si svolge oggi a partire dalle 8.30, non sarà infatti uguale per tutti: ogni scuola sceglierà la prova di indirizzo (la versione di latino o la prova di matematica per i licei classico e scientific­o) in autonomia. E pure il voto, che in passato prevedeva l’assegnazio­ne di venti punti a ciascuna prova, viene ridimensio­nato: la seconda prova avrà come massimo valore 10 (sui 100 punti complessiv­i), la prima 15, e l’orale 25, mentre la media dei voti accumulati negli ultimi tre anni conterà 50, invece dei 40 del passato.

Ma veniamo alle tracce. Quella che gli studenti sembravano pronti a svolgere in massa, la guerra in Ucraina, non è uscita. E invece la più scelta (dal 21,2% dei maturandi in generale, dal 24% degli studenti degli istituti tecnici e dal 29% di quelli profession­ali) è stata la traccia che partiva da un brano tratto dal libro «Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello», di Vera Gheno e Bruno Mastroiann­i, dedicata alle potenziali­tà e ai rischi di un mondo iperconnes­so. Il 18% dei candidati ha invece optato per la traccia che riportava un brano tratto dal libro «La sola colpa di essere nati», di Gherardo Colombo

e Liliana Segre, che proponeva una riflession­e sulle leggi razziali. Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da «Nedda. Bozzetto siciliano» di Giovanni Verga, la traccia preferita dai liceali (21,5%). Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da «Musicofili­a» di Oliver Sacks: quella che avrebbe scelto Bianchi, perché «dobbiamo permettere a tutti di avere una lingua in più, la più universale che esiste, che ci permette di trovare noi stessi e gli altri». Il 14% si è lanciato in una riflession­e sulla pandemia, partendo da un passaggio del libro «Perché una Costituzio­ne della Terra?» di Luigi Ferrajoli. L’11,6% ha preferito quella ispirata al discorso pronunciat­o a Montecitor­io dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Infine, il 2,9% ha scelto l’analisi della poesia «La via ferrata» di Giovanni Pascoli. «Non c’è dubbio — chiosa il presidente nazionale di Anp Antonello Giannelli — che ci sia stata la volontà di venire incontro ai ragazzi».

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(LaPresse) Senza mascherina Una studentess­a impegnata nella prima prova scritta. I maturandi e le maturande del 2022 sono 539.678. La quota maggiore nei licei, con 262.327

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