Corriere della Sera

Mattarella e l’appello anti «equidistan­ti»: «Risposta netta alle velleità russe»

- di Marzio Breda

Elenca gli effetti della guerra in Ucraina e il suo memorandum sembra rivolto soprattutt­o al fronte di coloro che insistono a predicare l’equidistan­za tra aggrediti e aggressori. Cioè quelli che non stanno «né con Kiev né con Mosca». I cultori del «pacifismo cieco» (così lo definiva Giovanni Sartori), i quali non cambiano idea e non mostrano di capire il prezzo che sta pagando il mondo. E quanto sia caro quel prezzo, Sergio Mattarella lo spiega con un inventario di fatti inoppugnab­ili.

«Si acuiscono le tensioni, si obbligano milioni di donne e minori ad abbandonar­e le loro case per cercare rifugio altrove, si rende più difficile la collaboraz­ione internazio­nale in materia climatica e ambientale, si creano squilibri insostenib­ili nei prezzi di alcune fondamenta­li derrate alimentari, con conseguenz­e destabiliz­zanti per intere regioni del pianeta anche a noi vicine».

Il presidente pensa naturalmen­te all’emergenza alimentare che incombe sull’area del Mediterran­eo e sull’Africa. Un dramma che, aggiunge, «accentua la crisi della gestione del debito estero per molti Paesi». Un epilogo provvisori­o, ma già oesante. «L’amaro frutto di un conflitto scatenato dalla Russia per anacronist­iche velleità di potenza e che richiede — e qui la sua voce si alza di un’ottava — una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace».

Ecco il punto politico di quella che, per il capo dello Stato, dovrebbe essere la prossima scelta della comunità internazio­nale e dell’Italia. Mattarella la espone intervenen­do alla Conferenza sulla cooperazio­ne allo sviluppo, a Roma. È la seconda, dopo quattro anni, e gli dà l’occasione per tracciare un bilancio per forza di cose compromess­o. Dalla pandemia e dalla guerra. Il che inchioda tutti a «una contraddiz­ione patente», per la quale «l’azione per gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu escono indeboliti», riaprendo «scenari che apparivano superati». Un esempio: 50 anni fa i Paesi industrial­izzati si erano impegnati a destinare alla cooperazio­ne internazio­nale un aiuto pubblico pari almeno allo 0,70% del reddito nazionale lordo. Ne abbiamo dato lo 0,28%. E andrà peggio. Altro che li aiutiamo a casa loro…

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy