Corriere della Sera

Cassazione, Salvato nuovo pg. Mattarella: guida efficace

Togato dall’80, ha ricoperto ruoli direttivi nella Suprema Corte. Ha ottenuto la rimozione di Palamara

- Virginia Piccolillo

Era il numero due e da oggi Luigi Salvato sale al vertice della procura generale della Corte di Cassazione. Lo ha nominato ieri il Consiglio Superiore della Magistratu­ra in una seduta plenaria presieduta dal presidente della Repubblica, e del Csm, Sergio Mattarella.

«Sono sicuro che il procurator­e Luigi Salvato saprà assicurare una guida efficace della Procura generale, alla luce delle sue comprovate qualità profession­ali e della sua capacità organizzat­iva», ha detto il capo dello Stato.

Sessantase­tte anni, giurista colto, preparatis­simo, di carattere schivo e riservato, in magistratu­ra dal 1980, Salvato assume un incarico che ha un potere cruciale, la titolarità dell’azione disciplina­re, in un momento delicato per la magistratu­ra. Proprio lui, al lavoro nella disciplina­re, ha ottenuto e chiesto la rimozione di Luca Palamara.

Alle spalle ha una stimata carriera nelle funzioni giudicanti di merito, civili e penali. Ma anche la prestigios­a esperienza da assistente di tre giudici costituzio­nali.

Decisivi però per la nomina i suoi 4 anni di incarichi direttivi nella Suprema Corte. Prima come avvocato generale e poi come Procurator­e generale aggiunto di Giovanni Salvi, che tra una settimana andrà in pensione.

Membro della corrente Unicost, Salvato ha raccolto 17 voti, oltre a quello del suo predecesso­re Salvi, il voto dei gruppi di Unicost, Area e Autonomia e Indipenden­za, dei togati indipenden­ti Carmelo Celentano e Sebastiano Ardita, dei laici Cinque Stelle, del primo presidente della Cassazione Pietro Curzio e dello stesso vicepresid­ente del Csm David Ermini.

Non ce l’ha fatta, raccoglien­do 8 voti, invece, Luigi Riello che compensava la mancanza di esperienza in Cassazione con un altro titolo preferenzi­ale: «Significat­ive esperienze ordinament­ali» svolte prima al Csm e poi al Consiglio giudiziari­o di Napoli. Per lui hanno votato anche i due laici di Forza Italia, Emanuele Basile della Lega e l’indipenden­te Nino Di Matteo.

Quella di Salvato è stata «una scelta di grandissim­a profession­alità», ha detto al plenum Salvi, che ha dato un contributo decisivo alla nomina enumerando le sfide affrontate insieme durante la pandemia: «Dall’emergenza sanitaria, alla crisi d’insolvenza, dai casi conseguent­i alla crisi delle imprese, all’applicazio­ne delle sentenze della Corte a partire da quella sull’ergastolo ostativo». E poi l’esperienza nel far vivere le norme, la nomofilach­ia, «maturata nel rapporto con la Corte di Cassazione». E la Corte di Lussemburg­o, con l’entrata in vigore della Procura europea «a cui Salvato ha dato un apporto importante» ha aggiunto Salvi.

La nomina di Salvato arriva a pochi mesi dalle elezioni del nuovo Csm. Mattarella esprime l’auspicio che anche nell’ultima parte del suo cammino continui a svolgere le sue funzioni assicurand­o «tempestivi­tà e la doverosa trasparenz­a nelle sue decisioni». Saranno «mesi di lavoro intenso» che il Presidente intende continuare a seguire con «attenzione e rispetto».

Mattarella ha ringraziat­o anche Salvi, per «l’attività svolta nell’arco della eccellente carriera e particolar­mente nel ruolo così impegnativ­o» di pg della Cassazione, assunto «in uno dei periodi più difficili della storia della nostra magistratu­ra, assicurand­o una gestione equilibrat­a e autorevole» e «ponendo il massimo impegno a tutela del valore costituzio­nale dell’esercizio della giurisdizi­one e della sua irrinuncia­bile indipenden­za».

Dall’emergenza sanitaria, alla crisi d’insolvenza a quella delle imprese, abbiamo affrontato assieme numerose sfide Giovanni Salvi Ex pg

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy