«Gente senza biglietto, liti in treno, dateci più sicurezza»
Un’ennesima volta, sulla tratta ferroviaria Milano-Ventimiglia, una delle più difficili a livello di sicurezza a detta degli operatori di Trenitalia ma visibile da qualsiasi passeggero, mi trovo davanti a scene non degne di un Paese civile; passeggeri stranieri senza biglietto che imperterriti occupano i sedili di prima classe. Questi non solo si rifiutano di pagare (citando per altro la Costituzione italiana e la libertà di movimento) ma addirittura non vogliono scendere alla fermata successiva come previsto dal regolamento, e neanche spostarsi in altro scompartimento. Violenti ed arroganti ma soprattutto intimidatori nei confronti talvolta di controllori donne indifese.
Dunque siamo alle solite: treno bloccato in una stazione secondaria con attesa della Polizia Ferroviaria, passeggeri paganti che giustamente si ribellano, controllori abbandonati a loro stessi e ovviamente grandi ritardi. Questa ormai è la consuetudine. Non si può più continuare così. Eppure, non appena varcato il confine francese si respira aria di civiltà; su treni ben meno importanti esiste sempre una guardia di sicurezza armata che senza badare a chi o come, fa il proprio mestiere permettendo un decoro e una dignità sia agli operatori delle ferrovie sia ai passeggeri.
Quanto tempo si impiegherà per comprendere che occorre investire in sicurezza (come per altro avveniva già sui treni regionali in Lombardia fino a qualche anno fa) e cioè assumere operatori di sicurezza privati? Questo dovrebbe avvenire per rispetto dei propri dipendenti e di tutti i passeggeri regolari.