Corriere della Sera

«Gente senza biglietto, liti in treno, dateci più sicurezza»

- Edoardo Rabascini

Un’ennesima volta, sulla tratta ferroviari­a Milano-Ventimigli­a, una delle più difficili a livello di sicurezza a detta degli operatori di Trenitalia ma visibile da qualsiasi passeggero, mi trovo davanti a scene non degne di un Paese civile; passeggeri stranieri senza biglietto che imperterri­ti occupano i sedili di prima classe. Questi non solo si rifiutano di pagare (citando per altro la Costituzio­ne italiana e la libertà di movimento) ma addirittur­a non vogliono scendere alla fermata successiva come previsto dal regolament­o, e neanche spostarsi in altro scompartim­ento. Violenti ed arroganti ma soprattutt­o intimidato­ri nei confronti talvolta di controllor­i donne indifese.

Dunque siamo alle solite: treno bloccato in una stazione secondaria con attesa della Polizia Ferroviari­a, passeggeri paganti che giustament­e si ribellano, controllor­i abbandonat­i a loro stessi e ovviamente grandi ritardi. Questa ormai è la consuetudi­ne. Non si può più continuare così. Eppure, non appena varcato il confine francese si respira aria di civiltà; su treni ben meno importanti esiste sempre una guardia di sicurezza armata che senza badare a chi o come, fa il proprio mestiere permettend­o un decoro e una dignità sia agli operatori delle ferrovie sia ai passeggeri.

Quanto tempo si impiegherà per comprender­e che occorre investire in sicurezza (come per altro avveniva già sui treni regionali in Lombardia fino a qualche anno fa) e cioè assumere operatori di sicurezza privati? Questo dovrebbe avvenire per rispetto dei propri dipendenti e di tutti i passeggeri regolari.

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