Corriere della Sera

Salta in alto e in lungo, il talento raro di Furlani

Ha 17 anni, figlio di un altista e di una velocista, Matteo è la nuova grande speranza azzurra

- Marco Bonarrigo

Il presente dell’atletica leggera italiana sono i 7 eroi d’oro di Tokyo: quattro velocisti, un saltatore in alto, due marciatori. Nel futuro gli esperti intravedon­o un nuovo talentuoso specialist­a dell’alto, un lunghista di enormi potenziali­tà, un triplista e, forse, uno sprinter. Quattro atleti, una faccia sola: quella scanzonata e sempre sorridente di Mattia Furlani, 17 anni, romano dei Castelli trapiantat­o a Rieti. Lo scorso weekend ai Tricolori allievi di Milano, Mattia ha realizzato due imprese che spopolano su YouTube. Sabato ha saltato 7,87 metri in lungo (record italiano, alla quarta gara della sua carriera), domenica 2,16 in alto, un centimetro meno del suo personale. Prese singolarme­nte sono le migliori prestazion­i stagionali al mondo under 18, messe assieme una rarità (i lunghisti sono sprinter, gli altisti acrobati di grande forza esplosiva) che appare all’orizzonte ogni tanto: il leggendari­o Jim Thorpe o, in tempi moderni, l’americano JuVaughn Harrison, finalista a Tokyo in entrambe le discipline. Mattia non si ferma qui: è anche primatista italiano dei 150 metri con un impression­ante 15”76, corre i 100 in 10”64 e ha superato i 15 metri nel triplo in allenament­o, con otto passi di rincorsa. Riassumend­o, un fenomeno.

Furlani è figlio di Marcello (che a metà anni Ottanta saltava, ma solo in alto, 2,27) e di Khadidiato­u Seck, velocista di origini senegalesi. «È arrivato qui da bambino — spiega Alberto Milardi, d.t. della gloriosa Studentesc­a Rieti — ed è cresciuto a pane e atletica seguendo le orme della sorella Erika che vola a 1,94. In tanti anni abbiamo traghettat­o verso i gruppi sportivi militari oltre 100 atleti tra cui Andrew Howe, ma un ragazzo con questo talento e con piedi così buoni non l’ho mai visto».

Papà e mamma gestiscono assieme gli allenament­i. «L’obiettivo — spiega Marcello Furlani — è esaltare la polivalenz­a di Mattia perché migliori e si diverta senza dover per forza scegliere. Lui è innamorato dell’alto dove sfrutta una velocità di base notevoliss­ima ma visti i risultati non possiamo trascurare il lungo. Per il resto, a parte i lanci e il mezzofondo, non ci poniamo limiti». Mattia gareggerà in entrambe le specialità sia agli Europei di Gerusalemm­e a inizio luglio che ai Mondiali di Cali, in Colombia, ad agosto. Orari permettend­o perché chi redige i programmi di gara non immagina un lunghista che salti anche in salto o viceversa.

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Polivalent­e Mattia Furlani: 2 metri e 16 d’alto e 7,87 nel salto in lungo

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