In arrivo 3 miliardi per tagliare le bollette di famiglie e imprese
Draghi: senza questo intervento aumenti del 45% per luce e gas. Finora stanziati 30 miliardi
ROMA Vale poco più di tre miliardi di euro il decreto Bollette con le misure per calmierare gli effetti del caro energia. Nel pomeriggio di ieri è arrivato il via libera definitivo del Consiglio dei ministri al testo con gli interventi per alleggerire l’impatto dei rincari dei beni energetici sulle utenze di luce e gas nel terzo trimestre. L’impianto del decreto era stato approvato la scorsa settimana, ma è tornato sul tavolo di palazzo Chigi per qualche affinamento alla vigilia dell’aggiornamento delle tariffe da parte di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che per il terzo trimestre (a partire da oggi) ha stabilito un incremento per la bolletta dell’elettricità dello 0,4%, mentre per la bolletta gas non sono previste variazioni. Uno scenario che spinge il premier Mario Draghi a rivendicare:«Sono stati approvati provvedimenti urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, abbattiamo l’Iva e rafforziamo il bonus sociale, interveniamo — spiega Draghi — per incrementare lo stoccaggio di gas naturale e gli aiuti alle famiglie sulle bollette. In mancanza di queste approvazioni ci sarebbe stato un disastro con aumenti fino al 45% (per il gas, ndr)». Con il decreto varato ieri il governo stanzia dunque un ulteriore fondo da 3,04 miliardi per fare fronte al caro energia (in assenza di interventi le bollette luce sarebbero aumentate del 15%, fa sapere Arera), un intervento che, come ricordato da Draghi, fa salire a quota 30 miliardi la spesa complessiva finora sostenuta per calmierare il costo delle bollette di famiglie e imprese. «Abbiamo fatto provvedimenti che hanno stanziato per le famiglie 14 miliardi, continueremo a stanziarne, per le bollette abbiamo stanziato 30 miliardi dall’inizio dell’anno e con i provvedimenti di luglio questo importo salirà ancora», anticipa Draghi. In dettaglio il provvedimento, approvato ieri, conta otto articoli.
Oneri di sistema e Iva
Il testo replica in buona parte le misure già adottate nei mesi scorsi dal governo, azzerando gli oneri di sistema applicati a famiglie e attività non domestiche con potenza disponibile fino a 16,5 kW. L’azzeramento degli oneri di sistema è previsto anche per le bollette delle imprese con utenze oltre i 16,5 kW. Nel complesso l’intervento vale 1,9 miliardi. Il secondo articolo conferma la riduzione dell’Iva al 5% per le bollette del gas anche nel terzo trimestre. La misura avrà un costo di 480 milioni. Sul fronte delle bollette del metano il decreto stabilisce, inoltre, che Arera mantenga inalterate le aliquote relative agli oneri di sistema per il settore del gas naturale. Una misura, quest’ultima, che richiede 292 milioni a cui si aggiungono ulteriori 240 milioni per gli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.
Bonus famiglie
Il decreto disciplina anche il bonus luce e gas legato all’Isee, destinato alle famiglie meno fortunate. In particolare, sono confermati sgravi tali da mantenere inalterata, rispetto al trimestre precedente, la spesa dei clienti agevolati. Il bonus per l’energia in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e dei clienti domestici in gravi condizioni di salute sarà riconosciuto, per il primo trimestre, a chi ha un reddito fino a 8 mila euro, mentre per il secondo e il terzo trimestre la soglia è 12 mila euro.
Tasse sugli extragettiti
Nel testo cambia, rispetto alla versione del decreto della settima scorsa, il periodo di applicazione della tassazione sull’extragettito per le aziende del gas, da cui viene esclusa la quantità stoccata. Nell’articolato, infatti, si fa riferimento a un versamento «per ciascun mese del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 31 dicembre 2022 e per ciascun contratto», mentre nella precedente versione si indicava il periodo compreso tra l’1 luglio 2022 e il 31 marzo 2023. %.
Gas e stoccaggi
Confermate, infine, le disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas. Un ambito in cui è previsto un ruolo del Gestore servizi energetici: il decreto finanzia, attraverso un fondo istituito presso Cdp, il Gse con 4 miliardi di euro affinché concorra all’obiettivo di sicurezza nazionale, che fissa il riempimento degli stoccaggi al 90% entro l’autunno. L’andamento degli stoccaggi «per ora è buono, siamo tra il 50 e 60% e confidiamo di arrivare all’obiettivo previsto entro novembre», precisa Draghi.