«Noi colpiti al cuore Il 14 luglio non ci sarò»
Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera con cui il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, annuncia all’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, di non voler più partecipare alle celebrazioni per la festa nazionale francese in programma il prossimo 14 luglio presso l’Ambasciata di Francia a Roma, a Palazzo Farnese, come segno di protesta per la negata estradizione in Italia dei dieci ex terroristi.
Signor Ambasciatore, le scrivo per rettificare quanto precedentemente confermato (a mezzo di email del 23 giugno 2022 ore 11.32) in merito alla mia partecipazione all’evento celebrativo del 14 luglio presso la Vostra Ambasciata. La decisione assunta dalla Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi, che ha fatto singolare riferimento agli articoli
6 e 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, rappresenta, per il nostro Paese, un momento drammatico e doloroso che ha colpito il cuore della nostra storia. Negare l’estradizione ad un gruppo di terroristi è una scelta che non può lasciarci indifferenti e che tocca i valori più profondi di antica tradizione giuridica e democratica scolpiti nella nostra Carta costituzionale. Nel rispetto delle decisioni assunte dalla magistratura francese, che agisce in piena indipendenza, resto in attesa di conoscere le motivazioni di una sentenza che nega indistintamente tutte le estradizioni, così contraddicendo il garantismo, principio cardine dei rapporti tradizionalmente ottimi della nostra cooperazione. Ritengo, quindi, inopportuna la mia partecipazione ad un evento celebrativo così importante per la Repubblica francese, in modo particolare, per il rispetto che dobbiamo ai familiari delle vittime che meritano verità e giustizia.