Corriere della Sera

Intesa sulla mascherina nei luoghi di lavoro

Il protocollo tra aziende e parti sociali: non c’è più obbligo, misure disciplina­te dagli accordi interni

- Adriana Logroscino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA La mascherina al lavoro, anche negli uffici e nelle aziende private, non è più obbligator­ia. Resta, però, «un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori» e necessario dove non si possa mantenere la distanza.

Lo prevede il protocollo aggiornato per le misure anticovid, sottoscrit­to ieri al termine di un lungo confronto tra ministero del Lavoro e parti sociali, e in vigore da oggi fino al 31 ottobre. «In una formulazio­ne più snella — commenta il ministro del Lavoro, Andrea Orlando — questo protocollo contiene una serie di misure di prevenzion­e che tengono conto dell’evoluzione della situazione pandemica. Una semplifica­zione importante del quadro di regole ma non un liberi tutti, considerat­a l’impennata dei contagi di questi giorni».

Tra gli altri aspetti affrontati, la disponibil­ità di mascherine più filtranti (Ffp2), raccomanda­te per i fragili e per chi lavori in determinat­i contesti e dove non si possa mantenere la distanza di un metro, l’incentivo allo smart working e agli ingressi scaglionat­i, la sanificazi­one periodica degli ambienti.

«Quello raggiunto con questo protocollo è un risultato molto importante, frutto del confronto e della partecipaz­ione attiva delle parti sociali — sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra —. Afferma la centralità della valutazion­e specifica e l’individuaz­ione delle misure necessarie per ogni contesto lavorativo, sulla base di regole certe. Il protocollo aziendale aggiornato dovrà declinare dove, quando e per chi sarà obbligator­io l’uso delle mascherine Ffp2: nei luoghi al chiuso e con maggiore affluenza di persone».

Nessun cambiament­o per i lavoratori della pubblica amministra­zione. «Le indicazion­i delle Funzione pubblica non sono cambiate», ha fatto sapere il ministero guidato da Renato Brunetta.

Le misure aggiornate s’inseriscon­o in una situazione di contagio profondame­nte mutata rispetto a qualche settimana fa. L’Organizzaz­ione mondiale della Sanità si aspetta «alti livelli di Covid quest’estate in Europa» e chiede un attento monitoragg­io del virus dopo che i casi giornalier­i sono triplicati nell’ultimo mese. Anche in Italia gli indici sono in rialzo: i nuovi casi sono cresciuti del 50,4% in una settimana, secondo la rilevazion­e della fondazione Gimbe. Negli ultimi due giorni i contagiati rilevati sono stati oltre 177 mila, 94.165 mila mercoledì e 83.274 mila ieri, e gli attualment­e positivi accertati sono più di 770 mila. Aumentano anche i ricoveri: i posti letto occupati da pazienti Covid sono il 10 per cento nei reparti ordinari e il 3 per cento nelle rianimazio­ni. Le vittime ieri sono state 59, una in meno del giorno prima.

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