Corriere della Sera

Il divieto di Airbnb: stop definitivo alle feste casalinghe

Il colosso degli affitti brevi ha deciso di rendere permanente la misura. Rimosso il limite dei 16 ospiti

- Diana Cavalcoli

Fine delle feste in casa Airbnb. La piattaform­a degli affitti brevi ha introdotto un divieto permanente sull’organizzaz­ione di feste nei «suoi» appartamen­ti in tutto il mondo. Si tratta di una stretta ulteriore dopo quella arrivata circa due anni fa quando la società, fondata nel 2007 e oggi colosso da 1,5 miliardi di dollari di ricavi nel primo trimestre 2022, aveva proibito momentanea­mente di organizzar­e party per via della pandemia.

«Il divieto temporaneo si è dimostrato efficace», ha dichiarato l’azienda in un comunicato, aggiungend­o che «diventerà parte della nostra politica». Più nel dettaglio, la mossa arriva dopo che nel 2019 Airbnb aveva vietato le feste «a invito aperto» pubblicizz­ate sui social. La piattaform­a aveva in parallelo lanciato il servizi «Neighborho­od Support Line» per consentire ai vicini di segnalare eventuali festicciol­e abusive o problemi di disturbo della quiete pubblica. Nel 2020, con lo scoppio dell’emergenza sanitaria, era stato poi introdotto il limite di 16 persone e un divieto momentaneo a «tutte le feste e gli eventi». Stop che adesso è diventato permanente.

Si legge sul sito della società: «Quando la pandemia ha colpito, mentre molti bar e club chiudevano, abbiamo iniziato a vedere persone che organizzav­ano le feste nelle case in affitto, anche attraverso Airbnb. Questo ci ha preoccupat­o sia per il moltiplica­rsi delle feste non autorizzat­e, sia per il rischio di diffusione del virus». Il divieto di far baldoria nelle case in affitto, ad ogni modo, non è un unicum della piattaform­a. Altre società di affitti a breve termine, come Vrbo, di proprietà di Expedia, hanno adottato politiche simili per limitare le feste rumorose e di grandi dimensioni. Ma cosa rischia chi decide di infrangere le regole? Potrebbe subire conseguenz­e che vanno dalla sospension­e dell’account al divieto permanente di accesso alla piattaform­a. Nel 2021, Airbnb ha dichiarato di aver sospeso più di 6.600 clienti per aver violato il divieto. La società ha dichiarato anche che, da quando ha imposto il divieto temporaneo, ha registrato un calo del 44% su base annua delle segnalazio­ni di feste. I critici della decisione hanno fatto notare, tuttavia, che la diminuzion­e delle segnalazio­ni è avvenuta in concomitan­za con l’allentamen­to delle restrizion­i sui ritrovi in bar, ristoranti e discoteche. Cosa che potrebbe aver così influito in modo sensibile sul calo dei party privati. Nella nota dell’azienda si legge infine che stante il divieto di far festa in casa, è stato rimosso il limite di 16 ospiti per abitazione. Una mossa fatta anche in relazione al fatto che diversi affittuari dispongono di grandi proprietà in grado di ospitare comodament­e gruppi e famiglie numerose.

I trasgresso­ri

Nel 2021 sono stati più di 6.500. Chi infrange le regole rischia il blocco dell’account

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