Demolire Trump? A Biden non conviene
Meat and potatoes. Bill Barr, che fu ministro della Giustizia di Trump spalleggiando a lungo le sue tesi cospiratorie, ma poi lo fece infuriare certificando la regolarità nella vittoria di Biden alle presidenziali del 2020, afferma che il suo successore democratico, Merrick Garland, dovrebbe avere per le mani un «caso carne e patate» (cioè essenziale e incontestabile) per incriminare l’ex presidente repubblicano. Altrimenti si esporrebbe (ed esporrebbe Biden) all’accusa dei repubblicani di fare un uso politicizzato del potere giudiziario. Col rischio di mettere in moto una spirale di vendette a base di incriminazioni (quando la destra riprenderà il controllo del Congresso e della Casa Bianca). A sinistra sono in molti a dirsi sconcertati per la mancanza d’iniziativa del ministro di Biden, nonostante gli elementi probatori contro Trump emersi dall’indagine parlamentare sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Qui i filoni sono due. L’intimidazione di funzionari pubblici, spinti a non certificare i risultati elettorali favorevoli a Biden, è considerato un reato meno grave e difficile da provare: bisogna dimostrare anche che Trump fosse consapevole della correttezza di quei risultati. C’è, poi, l’ostruzione del funzionamento dell’attività del Congresso con l’istigazione ad assalire il Parlamento rivolta a una folla che si sapeva essere armata e pronta ad azioni violente. Questo è un reato più nitido, comprensibile da tutti e grave (fino a 20 anni di carcere). La testimonianza resa martedì da Cassidy Hutchinson ha fornito nuovi, essenziali elementi proprio su questo secondo fronte. Garland a questo punto si muoverà? Può darsi, ma il caso è politico oltre che giudiziario e politicamente la distruzione di Trump non è negli interessi di Biden. Lui lo vuole come avversario, possibilmente claudicante, alle presidenziali del 2024: ai democratici che vorrebbero rimpiazzare il vecchio Joe con un candidato più giovane, il presidente replica di essere l’unico ad aver dimostrato di poter battere The Donald. In un Paese che, stando ai dati di registrazione nei due partiti, sembra spostarsi più a destra, un Trump alle corde rischia di avvantaggiare non i democratici ma Ron DeSantis: il giovane governatore della Florida che appare in grado di galvanizzare i conservatori. E a quel punto le cose potrebbero cambiare anche per Biden.