Invitalia, si chiude l’era Arcuri Il timone passa a Mattarella
Sarà amministratore delegato del gruppo, la presidenza a Rocco Sabelli
Finisce l’era di Domenico Arcuri in Invitalia. L’ex commissario all’emergenza Covid lascia così, dopo 15 anni, anche la guida dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. «È la vita — commenta filosoficamente — era largamente previsto». Il suo successore sarà Bernardo Mattarella, classe 1966, attuale amministratore delegato di Mediocredito Centrale, proposto ieri dal ministro dello Sviluppo economico, d’intesa con il Tesoro.
Alla presidenza è stato chiamato un altro manager di lungo corso, classe 1954: Rocco Sabelli. L’ultima esperienza del manager di Telecom e Alitalia in un ruolo pubblico era finita polemicamente, tre anni fa, con l’abbandono della poltrona di ad e presidente di Sport e Salute prima che fosse dimezzata. Ma il suo mentore Giorgetti non l’ha dimenticato.
I due ministeri hanno sciolto gli indugi senza aspettare il termine ultimo del 20 luglio. E senza tenere conto della prudenza di quanti temevano che la parentela con il capo dello Stato, di cui il futuro ad è nipote, potesse essere oggetto di critiche. A palazzo Chigi, che resta il luogo in cui tutto viene deciso, hanno scommesso sul curriculum di Mattarella, che dal 2007 al 2011 è stato Chief Financial Officer proprio di Invitalia e, dal 2011 al 2017, responsabile della business unit «incentivi e innovazione», per poi passare alla guida della controllata Mediocredito Centrale, quando questa venne rilevata da Poste Italiane. Un predestinato, dunque.
Proprio in questo ruolo, che a questo punto dovrà abbandonare, Mattarella ha operato finora per la costituzione di quella «Banca del Mezzogiorno», marchio già di proprietà del Mediocredito centrale, prendendo la maggioranza della Popolare di Bari che ha in pancia la Tercas, Cassa di Teramo e la Cassa di Risparmio di Orvieto. Inoltre Mattarella ha gestito il Fondo di garanzia che ha accolto richieste per oltre 180 miliardi di finanziamenti durante la pandemia.
Sarà interessante vedere come i due caratteri, mite quello dell’ad e rude quello del presidente, si coniugheranno alla guida di un’agenzia che ha come mission principali il recupero dell’Ilva e l’attuazione del Pnrr. Arcuri per ora esce di scena: «Faccio le vacanze, poi si vedrà».