Pedrollo, tecnologia e investimenti al 15% Esportazioni in 160 Paesi
Tradizione, conduzione familiare, impegno, trasmissione del saper fare e innovazione, sono i cinque requisiti per poter ricevere il premio internazionale Leonardo Da Vinci che è stato consegnato ieri a Venezia al Gruppo Pedrollo.
Il gruppo, sviluppatosi a partire dalla Pedrollo Spa, fondata a San Bonifacio (Vr) nel 1974 e specializzato nella produzione di elettropompe per l’acqua, è cresciuto fino a includere i business complementari della Linz Electric, Gread Elettronica, City Pump e dell’americana Superior Pump.
Il riconoscimento, nato dall’iniziativa dell’associazione internazionale Les Hénokiens e del Castello Clos Lucé premia le imprese familiari che trasmettono valori alle future generazioni, come avveniva nella bottega dell’inventore italiano. Con un fatturato di 340 milioni di euro, raddoppiato negli ultimi cinque anni, anche grazie alle recenti acquisizioni, il gruppo Pedrollo esporta in 160 Paesi attraverso 12 filiali, mantenendo ricerca, progettazione e produzione in Italia. «Sebbene, in passato, le singole aziende appartenenti a esso abbiano ricevuto numerosi premi, oggi, grazie anche all’affermazione della nostra strategia di crescita organica e per linee esterne, viviamo una pagina importante nella nostra storia», valuta Giulio Pedrollo, ceo del gruppo che ogni anno investe tra il 15 e 16% del fatturato in innovazione. «La famiglia Pedrollo — sottolinea Alberto Marenghi, presidente de Les Hénokiens e vice presidente di Confindustria — ha reso il gruppo un successo internazionale».
3 milioni di pompe prodotte in un anno dal gruppo Pedrollo che gestisce sei imprese