Corriere della Sera

Presenze, ospiti e vendite: boom di «Passaggi»

- (i. bo.)

La cultura è una bussola in questi tempi difficili: lo mostrano anche i numeri della X edizione di Passaggi Festival di saggistica da poco conclusa a Fano e nella nuova sede di San Costanzo (Pesaro/Urbino). L’edizione più estesa di sempre, durata 9 giorni, ha accolto circa 45 mila presenze (erano 30 mila nel 2021) e ha moltiplica­to gli eventi: 197 fra presentazi­oni librarie, laboratori per adulti e bambini, visite guidate, cene, conversazi­oni e mostre (le 5 esposizion­i sono ancora aperte, con ingresso libero). Raddoppiat­i i libri venduti, ha ricordato Nicoletta Bencivenni, direttore generale di Librerie Coop: «Anche grazie al maggior numero di eventi e alla libreria centrale in corso Matteotti, la vendita dei libri è cresciuta del 50 per cento rispetto al 2021, il miglior risultato ottenuto».

Le novità dell’edizione erano molte: ad esempio, il concorso per esordienti dedicato alle graphic novel Una Lettura fra le nuvole; le tre nuove rassegne dedicate a scienza (curata da Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino), arte (curata dalla storica dell’arte Marta Paraventi) e filosofia (curata da Armando Massarenti); la novità del Premio Fortini per la poesia assegnato per la prima volta durante il festival, accanto ai vari riconoscim­enti che già si celebrano a Fano come il Premio Passaggi, il Barbato e il Premio Fuori Passaggi.

«Dopo questa grande esperienza confortata dai numeri — ha affermato il presidente del festival, Cesare Carnaroli —, si può dire che siamo tra i primi festival letterari in Italia». Un successo che si deve anche al carattere della rassegna, ha spiegato il presidente del comitato scientific­o, Nando Dalla Chiesa: «Un festival aperto, senza pregiudizi, e tuttavia con una sua rotta ferma e discreta. Un bellissimo esperiment­o riuscito». Importante per tutto il territorio, ha concluso l’ideatore e direttore di Passaggi, Giovanni Belfiori: «I libri sono la bussola migliore per attraversa­re la vita, per conoscere noi stessi, per crescere, costruire relazioni, consolarci, ma sono anche un formidabil­e volano turistico».

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