Giani, il super commissario al gassificatore: sì a tempo, al massimo 3 anni e non 25
Il presidente della Toscana: unica regione ad averne due
ROMA «Posso dire sì ad una concessione di massimo 3 anni, mai 25. Altrimenti si fa la piattaforma off-shore, come a Livorno». Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è stato nominato dal governo commissario per il rigassificatore ed è lui che dovrà gestire l’arrivo nel porto di Piombino della nave Golar Tundra da 300 metri acquistata dalla Snam che, nei piani, dalla prossima primavera dovrebbe immettere metano nella rete nazionale dei gasdotti.
Presidente, quindi sì alla nave in porto?
«Sì se sarà una cosa temporanea, di 3 anni al massimo, e se ci saranno le condizioni necessarie per usare il porto di Piombino che, ricordiamolo, sarebbe la prima località d’Italia ad avere una nave rigassificatrice in città. Ma Snam ha presentato una richiesta di permanenza di 25 anni: a questo io dico no».
Come pensa di convincere gli abitanti di Piombino? Già due giorni fa in migliaia hanno manifestato sotto il Comune mentre lei all’interno partecipava alla riunione del Consiglio comunale che ha votato no alla nave all’unanimità. Forse è solo l’inizio.
«Il mio ruolo non è convincere ma firmare autorizzazioni. Io non cerco il consenso, sono a servizio dello Stato. Ho accettato la nomina a commissario da parte del governo perché spinto da uno spirito costruttivo e penso che le cose vadano fatte, però penso anche che vadano fatte bene. Avere un rigassificatore in città coinvolge aspetti legati alla sicurezza e all’ambiente, ma può avere anche contraccolpi negativi per l’economia della zona, basti pensare a tutta l’itticoltura dell’area che rappresenta il 70% della produzione nazionale, e va collegato al sistema delle imprese perché abbiano una ricaduta positiva».
È pronto a rifiutare la nave se Snam non accettasse il limite dei 3 anni?
«Significa che si aspetterà un altro anno e si farà una piattaforma off-shore lontano dalla città, come quella di Livorno. Vedremo se la documentazione di Snam risponde ai requisiti della massima sicurezza e compatibilità ambientale. Io sono il commissario ma anche il garante dei cittadini di Piombino, con loro ci ho messo la faccia e devo rispondere alla loro fiducia».
La sua regione già ospita un rigassificatore a 12 chilometri dalla costa di Livorno. Cosa chiedete al governo per accettarne un altro?
«Prima di mettere un rigassificatore nel porto, bisogna offrire al territorio tutte le condizioni di sicurezza. Saremmo l’unica regione ad averne due. Ho preparato un documento in 10 punti — il Memorandum Piombino — in cui elenco le condizioni per posizionare una nave su una banchina di 300 metri: servono infrastrutture per accedere al porto e una bonifica di tutta l’area intorno abbandonata da anni».
È ottimista?
«Né ottimista né pessimista, ma mi aspetto risposte dal governo».