Star dell’hockey firma negli Usa Arrestato per diserzione
Avrebbe dovuto passare l’estate ad allenarsi sul ghiaccio in vista del debutto nella Nhl, la lega dell’hockey statunitense. Invece Ivan Fedotov, portiere del Cska Mosca, potrebbe passare i prossimi mesi in una cella o, alla meglio, sui campi di battaglia in Ucraina. Il 25enne russo, nato in Finlandia, è stato arrestato venerdì a San Pietroburgo. L’accusa? Essere un disertore. In Russia la leva militare è obbligatoria per tutti gli uomini dai 18 ai 27 anni. Fedotov finora l’ha evitata perché era il titolare della compagine moscovita, una delle più titolate del Paese. Ma il 7 maggio l’atleta ha firmato un contratto annuale da 1 milione di dollari con i Philadelphia Flyers, una delle 32 squadre della lega professionistica degli Usa. Un affronto alla madrepatria, specie all’epoca dell’Operazione speciale. Così i poliziotti gli sono piombati in casa e l’hanno condotto in un centro per l’arruolamento. Lì si sarebbe sentito male e sarebbe stato trasferito in ospedale. Ora rischia il processo, e una condanna a due anni di carcere, o di finire sotto le armi.
Fedotov fu scelto dai Flyers nel 2015, appena 18enne, ma ha continuato a giocare in Russia, dove si è guadagnato un posto da titolare nella Nazionale. Nazionale con cui ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino dello scorso febbraio. Le autorità russe gli avrebbero offerto l’esenzione dal servizio militare, a patto che accetti di giocare ancora per il Cska rinunciando al salto nella Nhl, dove militano una cinquantina di hockeisti russi. E dove almeno venti giovani talenti, già selezionati dalle squadre, dovrebbero approdare nei prossimi anni. Cremlino permettendo.