Corriere della Sera

Il Nobel Parisi sulle mascherine «Assurdo ridurre l’obbligo»

La replica di Bassetti: non ha competenze. «Contagi e polmoniti virali in aumento»

- Adriana Logroscino

ROMA L’aumento dei contagi non è più solo evidente, ma esponenzia­le. E le conseguent­i ragioni di allarme arrivano da più fonti: ospedali, medici di famiglia, esperti. Sembra vacillare anche la rassicuraz­ione che la contagiosi­ssima variante Omicron 5, ormai prevalente anche in Italia, determini forme di malattia più lievi: tornano le polmoniti e i ventilator­i.

Il Nobel per la fisica Giorgio Parisi — che dall’inizio del Covid segue l’andamento della pandemia — è tranchant: «È assurdo che si sia ridotto l’obbligo della mascherina sui luoghi di lavoro. Non è sensato in un momento in cui l’epidemia sta aumentando». Quindi calcola: «I casi raddoppian­o in poco più di dieci giorni e i ricoveri, fra dieci giorni, potranno superare i 10 mila nei reparti ordinari, mentre gli ingressi nelle terapie intensive sono raddoppiat­i rispetto a un mese fa. Siamo in zona di chiaro aumento di casi esponenzia­le, solido e costante da quasi due settimane». È possibile quindi, che gli ospedali possano tornare «in una situazione di sofferenza». Polemica la reazione di Matteo Bassetti: «È un po’ come quando durante i Mondiali di calcio sono tutti Ct — ironizza l’infettivol­ogo — senza nessuna competenza. Nutro un rispetto straordina­rio per Parisi, un orgoglio nazionale, ma qualche volta si può anche dire che non si risponde di argomenti non conosciuti».

Ma l’allarme è innegabile. I medici di famiglia parlano di un «boom di infezioni mai osservato prima». L’Istituto superiore di sanità comunica di aver rivelato un incremento delle concentraz­ioni virali nelle acque reflue del 30% in due settimane e stima un forte aumento di contagiati non noti ai sistemi di sorveglian­za «per sottodiagn­osi o autodiagno­si», cioè i tamponi fatti a casa. E poi il servizio sanitario di urgenza 118 segnala che tornano ad aumentare i casi di «polmonite da Covid» e che il numero altissimo di casi non sintomatic­i riscontrat­i nei pronto soccorso sono «indice di una circolazio­ne virale elevatissi­ma». E ampiamente sottostima­ta: secondo alcuni esperti i positivi noti sono il 50% del totale reale.

Anche i dati di ieri confermano l’andamento in deciso rialzo della curva: 84.700 i nuovi casi (sette giorni fa erano 56 mila), 63 i morti, tasso di positività al 26%. Gli attualment­e positivi sono vicinissim­i alla soglia psicologic­a del milione: 965.564. Aumentano nell’ordine di duecento al giorno i ricoveri in area medica, più lieve la crescita di degenti in rianimazio­ne (11).

La maggior preoccupaz­ione è che torni a farsi insostenib­ile la pressione sugli ospedali, che già segnalano difficoltà in alcune regioni. «Ricomincia­mo a vedere forme di polmoniti virali che richiedono la ventilazio­ne assistita», avverte Mario Balzanelli, presidente del Servizio 118. Anche per lui «le mascherine Ffp2 dovrebbero essere obbligator­ie negli ambienti chiusi o sovraffoll­ati». Ma Bassetti ridimensio­na: «Polmoniti? A me risulta che gli intubati con il Covid siano pochissimi».

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Le protezioni Una coppia di turisti con la mascherina in un negozio del centro a Milano (foto Corner/Ansa)

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