Sottomarino rosso
Sainz è il più veloce sotto la pioggia e conquista la sua prima pole davanti a Verstappen e Leclerc Un’altra occasione per la Ferrari
SILVERSTONE «Era terribile là fuori, ma come ho fatto?». Già, come ha fatto Carlos Sainz a firmare la prima pole in carriera alla vigilia del suo 150° Gp, e dopo averne mancate altre molto più semplici? Tempo da lupi, come quando da bambino sui kart il papà Carlos senior lo incitava a spingere sul bagnato mentre gli avversari alzavano il piede. E poi i trucchi imparati quando guidava per divertimento le auto da rally, ce li ha nel sangue. «È una questione di famiglia — scherza —, quando manca aderenza noi Sainz andiamo veloce». Carlos l’anfibio, il sottomarino rosso, è sempre andato bene sull’acqua ma ieri si è sorpreso di sé stesso. È rimasto serio quando Nigel Mansell, con il cappellino della Ferrari e i baffetti, lo ha premiato per il giro più veloce, tirandogli un braccio in alto verso il cielo di marmo. «Perché quel giro non era niente di speciale, era pieno di pozzanghere e la possibilità di errore era altissima. È stato un passaggio prudente, pulito, mentre lo affrontavo pensavo che sarei potuto andare più forte». Ma poi si libera della maschera, lasciandosi andare alle emozioni: «Perché su questo circuito è incredibile, qui ho ottenuto la prima pole su una monoposto (nella Formula Bmw nel 2010 ndr), anche il pubblico lo rende speciale».
Controllo del mezzo e delle testa, in Canada — anche lì con la pioggia — aveva esagerato, stavolta ha sfilato a Max Verstappen una pole che sembrava certa. Ha sbagliato il tentativo finale l’olandese (anche per le bandiere gialle innescate dalla giravolta di Leclerc), e con lui ha fallito Charles, rara stecca da un cacciatore quasi infallibile al sabato. Max si è beccato i fischi del pubblico inglese che non gli perdona di aver tolto l’ottavo titolo a Hamilton. Lewis ha invitato i suoi a smetterla — «Non è giusto fischiarlo» —, mossa da campione, dopo una giornata in cui la Mercedes si è sgonfiata per tornare alla normalità di questo scialbo 2022. Ma a Verstappen queste polemiche interessano poco («Dispiace, ma vado avanti lo stesso»), le sue energie sono concentrate sullo sfilare la prima casella allo spagnolo, nelle rimonte è letale.
Per la Ferrari ora viene il difficile, evitare un’altra beffa dopo aver monopolizzato le qualifiche: 7 pole contro le 3 della Red Bull, ma i blu conducono 7-2 per vittorie. Non c’è margine per inventarsi giochi di squadra almeno all’inizio, Carlos deve dare lo strappo al via contro un Verstappen in forma straripante
34° ferrarista in pole
Per Sainz prima partenza al palo in carriera, nella storia della Ferrari il pilota numero 34 a realizzare una pole
150 Gran Premi
Per Carlos Sainz che ha iniziato la carriera in F1 nel 2015 alla Toro Rosso come compagno di Max Verstappen
sull’asciutto (le previsioni dicono che oggi non pioverà), e Leclerc deve attaccare da dietro marcando contemporaneamente Sergio Perez che scatta in seconda fila con lui.
Nel giorno in cui il monegasco non ha brillato, la Ferrari ha finalmente ritrovato il secondo pilota che si era smarrito in altre occasioni: in Australia, a Imola, a Barcellona. Schiacciato nel confronto con il compagno di squadra, era risultato pure meno efficace di Perez (una pole e una vittoria, a Montecarlo). Il «nuovo» Carlos ha recuperato fiducia studiando soluzioni tecniche, assetti e cambiamenti nello stile di guida per adattarsi alla F1-75, con la quale ha avuto un approccio complicato.
Il sogno del primo successo in carriera non è mai stato così vicino: «Sì, posso realizzarlo, abbiamo avuto un ottimo passo per tutto il fine settimana tranne che nelle libere del sabato. Ma poi abbiamo capito dove intervenire e siamo di nuovo migliorati nelle qualifiche. Darò tutto per mantenere la posizione».
Liberi di lottare, dicono dalla Ferrari, Leclerc non è disposto a concedere altri «regali»: «Sarei contento se vincesse lui, ma non mi nascondo: voglio vincerla io».