Pugile ucciso ad Anzio Si cercano cinque persone
Si concentrano su un gruppo di cinque persone, coinvolte a vario titolo, le indagini sull’omicidio di Leonardo Muratovic, il 25enne pugile dilettante di orgine croata ma nato in Italia e residente ad Aprilia, ucciso nella notte tra sabato e domenica ad Anzio. L’autore materiale del delitto si è dato alla fuga tra le centinaia di persone che affollavano l’esterno del locale La Bodeguita, portando via con sé il coltello col quale ha colpito al petto la vittima intorno alle 2 di notte. Di lui si cercano tracce nelle immagini delle videocamere di sicurezza, delle quali però il locale che affaccia sulla spiaggia non è dotato. Resta da chiarire l’origine della lite, che sarebbe nata per futili motivi ma in un contesto di delinquenza diffusa tra i gruppi che arrivano ad Anzio dai paesi circostanti e trovano in questo bar uno dei punti di ritrovo più frequentati fino a notte fonda. Secondo una pista seguita dagli agenti della squadra mobile e da quelli del commissariato locale, quella sera sarebbe stata in arrivo al porto una grossa partita di droga e questo potrebbe aver acceso il nervosismo tra chi a quello sbarco era interessato. Ben poca collaborazione avrebbero inoltre offerto alle indagini gli amici e i parenti di Muratovic, interrogati nelle ore successive al delitto. Il padre del 25enne ha a sua volta ferito a coltellate due buttafuori convocati a testimoniare e ritenuti da lui colpevoli di aver facilitato il ferimento del figlio. L’uomo ed è stato arrestato in flagranza per duplice tentato omicidio. I due feriti stanno meglio.