Pronte le quarte dosi per i turisti Le Regioni: meglio prenotare
Il commissario: garantire i richiami in vacanza. L’Ema valuta il vaccino sotto i 5 anni
ROMA La quarta dose in vacanza. Ieri mattina in una chat indirizzata ai direttori generali della sanità delle Regioni, il commissario per il completamento della campagna vaccinale Tommaso Petroni ha raccomandato che ai turisti italiani in villeggiatura venga garantita la somministrazione del secondo booster.
Un problema già affrontato lo scorso anno con un’ordinanza a firma dell’ex commissario Francesco Figliuolo, mai decaduta. Quindi chi si trova a trascorrere periodi di ferie, o si è già trasferito in località al di fuori della propria Regione, può fare riferimento al servizio sanitario della zona.
Dopo la circolare con la quale il ministero della Salute ha allargato agli ultrasessantenni e ai fragili di ogni età la quarta dose (già raccomandata a over 80, ospiti delle Rsa e fragili da 60 a 79 anni) i centri di vaccinazione hanno registrato un ritorno di disponibilità da parte dei cittadini. Si è vista qualche coda davanti agli hub nelle Regioni che li hanno tenuti aperti, altre li stanno riorganizzando.
Non c’è un’unica modalità per accedere alla vaccinazione come «esterni». Un fatto è certo, le dosi ci sono, nessuna difficoltà di approvvigionamento. Quindi, in teoria, chi non prenota, e questo vale anche per i residenti, potrebbe essere subito accontentato se c’è disponibilità di tempo e personale. La Toscana è pronta, garantisce Federico Gelli, direttore generale della sanità dell’amministrazione Giani: «Consiglio però di prendere appuntamento attraverso il nostro portale dove basta inserire il codice fiscale. Certo non intendiamo porre ostacoli a chi vuole aderire alla campagna di immunizzazione». Nel 2021 il Veneto fu il primo ad adattare i propri software per rendere subito operativo l’inserimento dei villeggianti. Il governatore Luca Zaia rivendica quella scelta: «Siamo molto liberali, non ci sono frontiere da noi. Il mio timore è che l’entusiasmo per la quarta dose col passare dei giorni venga meno. Il virus sta viaggiando velocemente verso l’endemia e non viene ritenuto pericoloso perché ai vaccinati con tre dosi procura quasi sempre forme lievi».
Però è provato che il vaccino, pur non evitando il contagio e la trasmissione dell’infezione, riduca il rischio di malattia grave. Uno studio pubblicato su Jama Network Open, fra gli autori esponenti del Cdc americano (Centers of disease control), ha calcolato che il vaccino ha fatto risparmiare 27 milioni di infezioni, 1,6 milioni di ricoveri e 235 mila morti tra dicembre 2020 e settembre 2021.
In Emilia-Romagna «non rimandiamo indietro nessuno — afferma Luca Baldino, direttore generale della sanità —. Non abbiamo una politica esplicita di accesso diretto ai centri ma tutti vengono accolti. Il consiglio è di aspettare ancora qualche giorno per non trovare code e comunque è sempre meglio prenotarsi». Stessa politica di «apertura» in Campania. La Puglia, presa d’assalto dai turisti, registra qualche difficoltà organizzativa perché gli hub erano stati chiusi e i servizi faticano un po’. Si spera nella limitata affluenza dei fuori sede per non dover dire no ai locali. Ieri, intanto, l’Ema ha avviato la valutazione del vaccino Pfizer per la fascia sotto i 5 anni.
In Italia il bollettino di ieri ha fatto registrare 112 vittime del Covid (170.037 il numero totale da inizio pandemia) con 31.205 contagi («Picco superato», secondo il fisico Paolo Sestili), tasso di positività al 23% con 135.642 tamponi effettuati. Ricoverati: salgono quelli in medicina di 272, in terapia intensiva aumentano di 14 unità.