Corriere della Sera

«Il Pnrr? Un’occasione, ma semplifica­re»

Ey-Swg : due imprese su tre interessat­e, ora dialogo tra pubblico e privato

- Valentina Iorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Due aziende su tre sono interessat­e ai fondi del Pnrr, ma chiedono maggiori informazio­ni sui canali di accesso alle risorse e sulla loro gestione. Il problema riguarda sia le modalità di accesso ai fondi, che la conoscenza delle procedure di attuazione del piano e dei criteri di selezione. Questo costituisc­e una sostanzial­e barriera all’accesso per gran parte delle imprese. Mentre dal 70% dei soggetti del settore pubblico emerge la necessità di semplifica­re e razionaliz­zare le procedure e una forte richiesta di nuovo personale (50%) e più formato (66%). È quanto rivela un’indagine realizzata da EY, in collaboraz­ione con SWG, sulla percezione delle imprese e degli enti pubblici nei confronti dello strumento intorno al quale gravita l’opportunit­à di ripresa dell’economia italiana. «La piena e corretta attuazione di un programma di investimen­to così sfidante deve essere necessaria­mente supportata da meccanismi di comunicazi­one costante. Servono strumenti più mirati per comunicare ai target specifici come accedere alle risorse che riguardano il loro settore. Dalla ricerca emerge anche una certa diffidenza sia da parte della pubblica amministra­zione che delle imprese rispetto alla costruzion­e di partenaria­ti pubblico-privati. Un maggior dialogo tra enti pubblici e aziende è essenziale per la piena realizzazi­one del Pnrr», osserva Dario Bergamo, responsabi­le Mercati Regolati di EY Italia.

Il 57% degli intervista­ti ritiene che il Pnrr contribuir­à

positivame­nte alla ripresa dell’economia nazionale. Tuttavia, solo il 42% crede che l’Italia riuscirà ad attuare gran parte delle riforme e delle iniziative previste. «Pur in un momento di crescente incertezza istituzion­ale, le attese sono elevate sia nel pubblico che nel privato. Ma la messa a terra del Pnrr dipende in larga misura dalle riforme struttural­i ed è quindi fondamenta­le intervenir­e subito affinché i cambiament­i promessi possano diventare realtà», dice Stefania Radoccia, Tax & Law Managing Partner di EY Italia. «Sebbene l’azione amministra­tiva stia andando avanti, è evidente che c’è un rischio di rallentame­nto dovuto all’incertezza politica, che riguarda soprattutt­o l’adozione dei decreti attuativi», conclude Bergamo.

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EY Italia Dario Bergamo è il responsabi­le Mercati Regolati del gruppo

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