L’ex gladiatore Russell Crowe: porto la famiglia nel vecchio ufficio
«Ho portato i ragazzi a vedere il mio vecchio ufficio». Al «gladiatore» Russell Crowe non fa difetto l’ironia: così ha commentato sui social la foto che ha postato con la sua famiglia davanti al Colosseo. Barba lunga sale e pepe e scuri occhiali da sole, Russell Crowe ha scattato il selfie, ricordando il kolossal del 2000 diretto da Ridley Scott che gli diede un successo mondiale, tra cui l’Oscar come migliore attore protagonista (in totale furono cinque le statuette, compresa quella del miglior film). Russell Crowe è in questi giorni a a Roma dove si prepara a interpretare l’esorcista Padre Gabriele Pietro Amorth in The Pope’s Esorcist diretto da Julius Avery. Ad accompagnare l’attore, come testimoniano le sue parole e il selfie davanti al Colosseo, la famiglia (ha avuto due figli maschi dalla ex moglie Danielle Spencer), un gruppo di ragazzi e la fidanzata Britney Theriot. Poi il gruppo si è spostato verso la fontana di Trevi, «uno dei miei luoghi preferiti nell’universo», ha scritto sui social Russell Crowe, seguito su Twitter da 2,8 milioni di follower (mentre usa meno Instagram dove ha «solo» un milione di seguaci). In giro tra le strade romane anche con il monopattino, l’attore hollywodiano si è anche schierato a livello calcistico con «Forza Lazio» in un video chiesto da un ammiratore. The Pope’s Esorcist di Avery è ispirato alla figura di Padre Amorth, presbitero e scrittore italiano noto come l’esorcista della diocesi di Roma. Crowe vestirà i panni del sacerdote, deceduto a Roma nel settembre 2016 e già oggetto di un documentario di William Friedkin (The Devil and Father Amorth del 2017).