Corriere della Sera

Toti: chi si oppone pagherà un prezzo

Il fondatore di Italia al centro: «Nel Paese c’è voglia di stabilità, non è tempo per i gol di rapina»

- Paola Di Caro

ROMA «Sarà un segno, o ironia della sorte, ma mentre qualcuno a Roma vuol far cadere il governo su un termovalor­izzatore, io mentre le parlo sono in Consiglio regionale ad approvare proprio il primo termovalor­izzatore della Liguria. Così sapete già quale sarà domani (oggi, ndr) il nostro voto in Parlamento a Roma…». Non ha veramente alcun dubbio Giovanni Toti, governator­e ligure e leader di Italia al centro. La sua pattuglia di parlamenta­ri oggi e domani dirà sì alla fiducia «senza se e senza ma, e soprattutt­o senza condizioni: che siano 9 punti o la richiesta che questo o quel partito sia fuori dal governo». Cioé sbagliano sia il M5S che il centrodest­ra?

«Mi faccia premettere: comunque vada, questa crisi da drammatica sta diventando ridicola, chi eventualme­nte si incaricher­à di staccare la spina sta facendo male i suoi conti. Perché pagherà un prezzo molto alto».

Il M5S però potrebbe guadagnare voti con le elezioni anticipate, il centrodest­ra vincere.

«Io non sarei tanto sicuro dei risultati. E non dimentico che il centrodest­ra ha perso le ultime tornate elettorali quasi ovunque, tranne dove è riuscito a presentars­i unito e aperto e moderato, penso a Genova. E nel Paese c’è voglia di stabilità, di programmaz­ione, di provvedime­nti per le famiglie e le imprese con un governo stabile.

Questo governo era nato per affrontare l’emergenza pandemica, quella economica e il Pnrr. Ora si è aggiunta la guerra e la crisi energetica: può mai esserci un momento peggiore per staccare la spina al governo?». Come se lo spiega?

«È inspiegabi­le. Ma se il M5S è rimasto quel partito anti sistema, arruffapop­olo, non ci si possono aspettare comportame­nti irresponsa­bili dalle forze che invece hanno cultura di governo». Cioè Lega e FI?

«Loro, il Pd, che ha fatto errori su errori, che ha alimentato un’alleanza con un Masaniello come Conte. I partiti architrave del sistema democratic­o rischiano di essere essi stessi “grillizzat­i”, fino all’implosione del sistema». Che dovrebbe fare Draghi oggi in Parlamento?

«Parli al Paese, al Parlamento, alle migliaia di sindaci e amministra­tori, a chi vuole essere guidato nella tempesta ma anche guardare con ottimismo al futuro. Fossi un leader politico ci penserei bene a togliere la fiducia al premier che si pone in questo modo». Come crede che finirà?

«Comunque finisca, sarà il passaggio per arrivare davvero alla Terza Repubblica: può nascerne un fronte della responsabi­lità e uno del richiamo della foresta, del populismo, del mero qui e ora».

Con chi vi alleerete?

«Con chi saprà seguire l’etica del governo Draghi, non del gol di rapina...».

L’appello

Lega, Forza Italia e Pd hanno cultura di governo: non siano irresponsa­bili

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Giovanni Toti, 53 anni, presidente della Liguria dal 2015
Chi è Giovanni Toti, 53 anni, presidente della Liguria dal 2015

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