Ma Cingolani: niente razionamenti in vista Benzina, sconto prorogato al 21 agosto
ROMA Il governo, con un decreto interministeriale firmato ieri da Daniele Franco (Economia) e da Roberto Cingolani (Transizione ecologica), ha prorogato fino al 21 agosto il taglio delle accise sui carburanti, che assicura uno sconto di 30 centesimi al litro sui rifornimenti di benzina e diesel. Una miniproroga, rispetto alla scadenza del 2 agosto, in attesa degli sviluppi della crisi di governo.
Allo stesso tempo Cingolani ha partecipato a una riunione straordinaria del consiglio generale di Confindustria, dove fondamentalmente ha tranquillizzato gli imprenditori guidati da Carlo Bonomi, allarmati sul rischio di razionamento dell’energia. Un rischio, ha detto il ministro illustrando una serie di slide, che non c’è, né ora né per i prossimi mesi. L’Italia continua a restare nello stato di preallarme dichiarato lo scorso febbraio e nulla lascia pensare che debba passare allo stadio successivo (allarme). Grazie a 4 miliardi di metri cubi di gas che arriveranno dall’Algeria, ai due rigassificatori che entreranno in funzione nel 2023 (a Ravenna e a Piombino), all’aumento dell’energia da fonti rinnovabili e grazie allo stoccaggio di gas che ha già superato il 60% e arriverà al 90% entro la fine dell’anno, ha detto Cingolani, la situazione è sotto controllo e l’Italia appare in una situazione tutto sommato migliore rispetto ad altri Paesi europei, anche nell’eventualità di una interruzione totale delle forniture di gas dalla Russia.
In questo senso il piano di emergenza energetica che dovrebbe essere varato oggi dalla Commissione europea appare sovradimensionato per il nostro Paese, secondo le valutazioni del ministero. In particolare, l’ipotesi di un taglio dei consumi di gas del 15% è giudicata eccessiva.
In ogni caso, Cingolani ha tranquillizzato i vertici di Confindustria sul fatto che non si prevedono misure di interrompibilità dell’energia al sistema industriale e che se si dovesse arrivare a un’ipotesi del genere, verrebbe subito aperto un tavolo di consultazione per arrivare a decisioni condivise.
L’associazione guidata da Bonomi ha chiesto anche la proroga dei crediti d’imposta sulle bollette di luce e gas per le imprese, attualmente in vigore per il primo e il secondo trimestre del 2022. Il ministro ha detto che la questione è all’attenzione del governo, in particolare del ministro dell’Economia, ma evidentemente non è potuto andare oltre, vista la crisi politica in corso.
Ci sarà invece un lavoro comune con Confindustria per valutare l’impatto dei rincari energetici sulle singole filiere produttive, come chiesto dagli stessi imprenditori. Sono i prezzi dell’energia e non tanto gli approvvigionamenti il problema principale che deve affrontare l’Italia, ha sottolineato Cingolani. In questo senso la fissazione in Europa di un tetto al prezzo del gas, proposta più volte avanzata da Mario Draghi a Bruxelles, aiuterebbe molto, ma il ministro non ha nascosto le difficoltà politiche di convincere tutti i partner europei.