«Essilux nel segno di Del Vecchio Tecnologia decisiva per crescere»
Il presidente e ceo Milleri: avanti con le sfide. Lo «Smart eyewear Lab» con il Politecnico di Milano
«Una sfida che può cambiare il nostro gruppo, il Paese e può contribuire anche a trasformare il mondo. Partendo dalla tecnologia». Per il primo intervento in pubblico nel ruolo di presidente di Essilux, oltreché di ceo, dopo la scomparsa di Leonardo del Vecchio, Francesco Milleri ha scelto l’aula magna del Politecnico di Milano. Perché sarà anche dall’ateneo milanese — dai suoi giovani ricercatori — che partirà la nuova rivoluzione della multinazionale degli occhiali.
Essilux e il Politecnico di Milano hanno dato vita al primo «Smart eyewear Lab», un centro di ricerca congiunto per progettare gli occhiali intelligenti del futuro. Il progetto prevede un investimento di oltre 50 milioni e il reclutamento di 130 ricercatori, il 40% internazionali. Il laboratorio, che sorgerà all’interno del Parco dei Gasometri, nell’area di Bovisa a Milano, uno dei simboli della rigenerazione urbana della città che passa anche dalla scienza, ospiterà ricerca e sviluppo per la futura generazione di occhiali connessi, integrando tecnologie digitali, competenze di bioingegneria, fisica della materia e Intelligenza artificiale. «Si aprirà un grande mercato, con applicazioni anche nella Difesa, nei veicoli e nell’entertainment», ha detto il ministro per la transizione energetica Vittorio Colao».
L’accordo «sarà un ponte verso il mondo e i giovani: un terzo del gruppo ha meno di 35 anni. Puntiamo su di loro per guidare il gruppo», ha sottolineato Milleri a fianco del rettore Ferruccio Resta, del sindaco Beppe Sala e dell’assessore per l’Istruzione Fabrizio Sala. Si allargherà alla rete dei 30 centri di ricerca del gruppo nel mondo. Il primo a lavorare al progetto sarà quello di Digione. «Gettiamo le fondamenta di un centro di ricerca di base per i componenti elettronici e per algoritmi che permettano di acquisire ed elaborare le informazioni nel mondo reale attraverso la realtà aumentata», ha sottolineato il presidente del gruppo che ha parlato di un «momento felice, che apre una finestra digitale, una priorità per noi. Il rimpianto è di non avere qui Del Vecchio. Le cose alle quali teneva di più erano proprio innovazione, giovani e capacità di cambiare. E’ un’accelerazione anche per il Politecnico. «È il secondo accordo dopo quello con StM con le grandi corporate che diventano partner nella ricerca — ha detto Resta — perché i giovani hanno bisogno di essere più vicini alle imprese. Ed è il secondo accordo che Essilux stringe per definire il nuovo standard di settore negli smart glass. Il primo è stato quello con Mark Zuckerberg che ha portato ai Ray-Ban Stories. «La sfida è fare occhiali belli da indossare portando la tecnologia al cuore del settore. Non è fare meglio dei competitor — il più grande fattura un miliardo, noi quasi 23 — ma ampliare il mercato, dare al gruppo una prospettiva più grande».