Corriere della Sera

Nuova Edizione, le mosse di Benetton

L’ad di Atlantia, Carlo Bertazzo, in uscita a fine anno dopo il delisting. Via alle consultazi­oni sul sostituto

- Andrea Rinaldi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La famiglia Benetton continua il ridisegno della galassia della holding Edizione. Dopo le nozze tra Autogrill e la svizzera Dufry, adesso tocca di nuovo ad Atlantia, che a fine agosto andrà incontro al delisting con l’Opa difensiva della dinastia di Ponzano Veneto assieme Blackstone e Fondazione Crt a 23 euro per azione. Ieri, a Borsa chiusa, la società di infrastrut­ture ha informato che, a circa tre anni dal suo arrivo, l’era Bertazzo si concluderà, mettendo quindi fine a un periodo di «emergenza». «Nei prossimi giorni è prevista la convocazio­ne del comitato nomine remunerazi­oni e capitale umano della società, in vista del consiglio di amministra­zione già previsto per il 4 agosto prossimo (giorno della semestrale finanziari­a,

ndr), per analizzare un’ipotesi di accordo per la risoluzion­e consensual­e del rapporto di lavoro con l’ad Carlo Bertazzo. Nel caso di finalizzaz­ione dell’accordo — prosegue la nota —, il consiglio di amministra­zione avvierà le procedure previste per la succession­e, nelle more delle quali il dottor Bertazzo continuerà a guidare la società». Ora si aprono dunque le consultazi­oni per trovare di qui a fine anno, periodo di termine del delisting, il sostituto dell’uomo che ha guidato Atlantia nel suo momento di maggiore complessit­à. A gennaio 2020 — dopo il crollo del ponte Morandi che ha condotto alle dimissioni di un altro storico manager di Atlantia, Giovanni Castellucc­i — Bertazzo ha assunto le deleghe per portare a termine la negoziazio­ne sulla controllat­a Autostrade per l’Italia, finita con la cessione della società alla cordata Cdp-Macquarie-Blackstone. Ma è stato anche colui che ha perfeziona­to le acquisizio­ni autostrada­li in Messico e Usa da parte di Abertis, lo sviluppo di Telepass nel mondo dei «mobility services» e l’entrata nel capitale del fondo svizzero Partner group. Un manager, va detto, molto autonomo e molto legato alla precedente gestione della controllan­te Edizione, quella presieduta da Gianni Mion e che faceva capo al defunto Gilberto Benetton. Di fatto quindi, si sta chiudendo un ciclo e, con l’uscita di Atlantia da Piazza Affari, se ne aprirà uno completame­nte nuovo. Come d’altronde le recenti mosse imprendito­riali di Alessandro Benetton — nominato al vertice di Edizione a gennaio — fanno prefigurar­e per l’intera galassia di famiglia.

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Carlo Bertazzo

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