Corriere della Sera

Il 16enne rapito dai russi: «Ho assistito alle torture, poi lavavo i pavimenti»

- di Marta Serafini DALLA NOSTRA INVIATA

KRYVYJ RIH «La prima cosa che ho fatto dopo essere stato liberato è stato mangiare un sacchetto di patatine. E grazie a tutti per la premura ma non ho bisogno di uno psicologo. Sto bene». Vlad Buriak ha 16 anni. È stato nelle mani dei russi per 90 giorni. Un prigionier­o prezioso per i soldati di Mosca. Perché — come spiega lui stesso via Skype seduto di fianco al genitore — suo padre è Oleg Buriak, il capo del distretto di Zaporizhzh­ia.

Quando Vlad viene rapito, l’8 aprile, al checkpoint di Vasylivka probabilme­nte i russi non sanno chi sia. «Stavo guardando il telefono. Ci siamo fermati per i controlli. Io ero rimasto perché non volevo abbandonar­e mio nonno che è malato terminale. Poi i militari mi hanno accusato di star filmando per rivelare la posizione del posto di blocco. E mi hanno portato via dall’auto».

I compagni di viaggio di Vlad supplicano i soldati di lasciar andare il ragazzo ma non c’è niente da fare. Vlad viene chiuso in una cella di due metri per due, da solo. «Non mi hanno torturato e mi hanno sempre dato da mangiare», racconta il ragazzino. Ma i suoi carcerieri lo costringon­o a lavorare come inservient­e. «Mi facevano cucinare e lavare i pavimenti». Ed è a questo punto che Vlad denuncia di aver assistito alle torture inflitte agli altri prigionier­i. «Li bastonavan­o, strappavan­o loro le unghie e usavano anche cavi elettrici».

Vlad si trova in un «filtration camp» come vengono chiamate le prigioni in cui i russi detengono gli ucraini. Nessuno gli dice quale sia la ragione del suo arresto.

Nel mentre, ovviamente, qualcuno si accorge della sua identità. «Il giorno stesso del rapimento ho ricevuto una chiamata». È Oleg, il padre del ragazzino, a spiegare. «Una persona che si è identifica­ta come militare russo mi ha detto che volevano scambiare mio figlio con una persona che si trovava in quel momento in Ucraina».

Prigionier­o

A destra Vlad Buriak, 16 anni, prigionier­o dei russi per 90 giorni. Figlio del capo del distretto di Zaporizhzh­ia (a sinistra), è stato catturato perché accusato di filmare un posto di blocco. Non è stato torturato, ma ha assistito alle torture di altri prigionier­i: cavi elettrici, bastonate. Lui faceva l’inservient­e

Trascorron­o sette giorni. Oleg prova a contattare questa persona che rifiuta lo scambio perché «non vuole tornare dai russi». «Ero disperato. Poi ho iniziato a chiamare tutti quelli che potevo: governo, stampa, Croce Rossa Internazio­nale, Nazioni Unite». Nonostante il rischio che suo figlio venga ucciso, Buriak decide di rendere pubblico il caso. «E se oggi Vlad è ancora vivo lo devo anche a voi giornalist­i».

Dopo 40 giorni il ragazzino viene spostato in un hotel a Melitopol sotto sorveglian­za dei russi. Segno che le trattative procedono. E infine, il 7 luglio, viene rilasciato.

Oleg e Vlad ovviamente non sono autorizzat­i a rivelare alcun dettaglio. Il padre si limita a dire che suo figlio è stato «liberato in uno scambio di prigionier­i». Ma in quegli stessi giorni la stampa russa parla di un altro figlio di un politico. È Adam Gritsenko,

primogenit­o di Murad Saidov, rappresent­ante ceceno in Crimea, amico del leader ceceno Ramzan Kadyrov che vive in Ucraina con la madre. Secondo voci non confermate, è sparito anche lui per poi riapparire in un’intervista con la tv russa in cui risponde in modo vago alle domande.

Difficile dire chi sia scambiato in cambio di chi. Ma che un figlio sia stato liberato in cambio dell’altro non è da escludere.

«Noi non possiamo parlare delle condizioni del rilascio», ribadisce Oleg Buriak. Ora per lui l’importante è il futuro di Vlad.

«Sua madre e sua sorella si trovano all’estero. Stanno cercando di convincerl­o ad andare a studiare relazioni internazio­nali in Polonia». Sorride. Padre e figlio si abbraccian­o davanti alla telecamera. Poi Vlad si svincola. «Io però papà resto qui con te».

I russi bastonavan­o i prigionier­i, strappavan­o loro le unghie e usavano anche cavi elettrici

Vlad Buriak

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy