Cdp riordina gli investimenti e cede il 39% di Fsi sgr
Cassa Depositi e Prestiti vende il suo 39% di Fsi sgr, la società di gestione del fondo che possiede una dotazione di 1,4 miliardi e che investe nelle aziende. A ricomprare la quota in capo a Cdp Equity è il management della sgr guidata da Maurizio Tamagnini, che a questo punto salirà al 100%. Si tratta di un passo ulteriore nel percorso di riordino e di nuovo indirizzo strategico per gli investimenti disegnato da Dario Scannapieco che da maggio dello scorso anno guida la Cdp. Resterà l’impegno della Cassa che ha sottoscritto 500 milioni nella dotazione complessiva del fondo, a fianco di realtà come i fondi sovrani di Singapore e del Kuwait e il Fei.
L’uscita dalla sgr è coerente con il Piano strategico 20222024 presentato da Scannapieco a novembre. La cessione segue infatti a ruota altri disimpegni da minoranze come quelle in Bonifiche Ferraresi e Inalca. E segue la linea rossa tracciata da Scannapieco. Vale a dire la razionalizzazione e la rotazione delle quote esistenti, una volta raggiunti gli obiettivi fissati. Insomma, missione compiuta di Cdp Equity nelle aziende in cui aveva investito in passato. E concentrazione ora sulle partecipazioni strategiche, dunque stabili e di lungo termine, in società delle reti come Terna e Snam, Italgas, Open Fiber e ora Autostrade.
Via Goito continuerà a sostenere le aziende italiane più piccole. Ma lo farà attraverso le due sgr delle quali possiede la maggioranza: il Fondo italiano di investimento e Cdp Venture Capital. Senza contare tutti gli strumenti finanziari a disposizione per le imprese e la loro crescita.
Il ruolo di Cdp è di movimentare 65 miliardi di risorse per una leva di 128 miliardi di investimenti, di mettere a terra il Pnrr, selezionare i progetti che generano un forte impatto socio-ambientale e di stare a fianco degli enti locali, sostenerli nell’identificare e attuare quei progetti. Fsi sgr, da parte sua, avrà ora quella divisione netta tra i sottoscrittori di un fondo e gli azionisti delle società di gestione, sempre più richesta dai mercati dove la sgr potrà attrarre in futuro molti altri investitori.