A Javier Cercas il premio ispirato a Fenoglio
Il 25 luglio a Verduno (Cuneo) Aldo Cazzullo consegnerà il «Fulvia» allo scrittore spagnolo
Prima studioso, poi docente di filologia, poi anche opinionista per «El País», infine (e soprattutto) lo scrittore e il saggista che conosciamo. Lo spagnolo Javier Cercas (1962) il 25 luglio (ore 18.30) riceverà al Belvedere di Verduno (Cuneo) il Premio letterario Fulvia, intitolato alla protagonista del romanzo di Beppe Fenoglio, pubblicato postumo nel 1963, Una questione privata, in cui lo scrittore fra l’altro cita e ricorda il paese di Verduno.
È alla sua quarta edizione il premio, che assume inoltre un valore simbolico, visto che quest’anno coincide con il centenario della nascita dello scrittore piemontese (1° marzo 1922 - 18 febbraio 1963).
Da quando è stato istituito, il premio Fulvia (che consiste in una selezione di pregiate bottiglie di Barolo di Verduno e Verduno Pelaverga) è stato assegnato, nel 2019, ai giornalisti e scrittori Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone, quindi, nel 2020, allo scrittore Antonio Scurati, e nel 2021 alla scrittrice e giornalista Dacia Maraini.
Il riconoscimento — con la giuria composta da Valter Boggione, Renata Salvano e Aldo Cazzullo — nell’anno del centenario di Fenoglio andrà per la prima volta a un autore straniero, noto per l’uso del romanzo non-fiction e per un
interesse storico profondo per la guerra civile spagnola.
Cercas ha firmato bestseller, fra i quali ricordiamo Soldati di Salamina (2001), edito in Italia da Guanda e vincitore del Premio Grinzane Cavour (2003) e poi Anatomia di un istante (2009), uscito l’anno successivo sempre per Guanda e sempre nella traduzione di Pino Cacucci.
Fu Soldati di Salamina a fare accendere i riflettori su Cercas: il libro fu elogiato, fra gli altri, da Mario Vargas Llosa I suoi libri hanno ricevuto molti premi: Anatomia di un istante ha vinto quello del Salone del Libro e il Mondello (2011). L’impostore (2014) è stato finalista al Booker Prize (2018), Terra Alta ha vinto il Planeta (2019). Il libro più recente è Il castello di Barbablù (traduzione di Bruno Arpaia, Guanda, 2022). Sarà Aldo Cazzullo, vicedirettore del «Corriere», a premiare lo scrittore.