Si tuffa per salvare i tre figli: annega con il più piccolo
Castel Volturno, la tragedia di una famiglia ghanese: il bambino deceduto con il papà aveva 6 anni
Ha visto i tre figli annaspare tra le onde e non ha esitato un istante a gettarsi in acqua per tentare di soccorrerli. Ma Dudemah Davide Kwabla, immigrato ghanese di 50 anni, è morto affogato assieme al bimbo più piccolo di sei. Gli altri due, di 13 e di 10, sono stati invece tratti in salvo dai bagnini, anche se le condizioni di uno dei fratellini sono però gravi.
È successo ieri in una spiaggia libera di Castel Volturno, nel Casertano. Kwabla, residente in provincia di Napoli, aveva portato la famiglia al mare per trascorrere una giornata all’arenile di Ischitella. Erano le 16 circa quando è avvenuta la tragedia. I tre fratellini hanno raggiunto la vicina scogliera frangiflutti per fare qualche tuffo. Ma la corrente era piuttosto forte e i ragazzini, una volta in acqua, hanno cominciato ad annaspare, sempre più in difficoltà.
Quando Davide, in Italia da diversi anni, li ha visti sparire tra i cavalloni — sono le testimonianze date alla Capitaneria di Porto e al commissariato di Castel Volturno da chi era in spiaggia — è scattato verso la battigia, ha gridato e si è gettato in mare. Ma è stato sopraffatto dalla corrente. Spossato, non è riuscito a raggiungere nessuno dei figli. Ed è stato risucchiato anche lui al largo. A quel punto però sono intervenuti altri bagnanti e soprattutto i «baywatcher» dei due lidi adiacenti alla spiaggetta libera, il Fontana Bleu e il Costa Blu, che hanno anche azionato una moto d’acqua. Intanto, da terra, qualcuno ha avvisato il 118, giunto dopo poco.
I bagnini sono riusciti a riportare a riva i due ragazzini più grandi. A uno, esanime, è stata praticata la respirazione bocca a bocca ed è stato salvato. Ma è comunque in gravi condizioni e ora si trova in ospedale. L’altro invece sta bene.
Quando è stato trascinato a riva, Davide era già privo di vita. Subito dopo, nella concitazione, qualcuno ha urlato che in mare c’era pure un terzo bambino. I soccorritori hanno così continuato le ricerche e a sostegno dei mezzi della Guardia Costiera sono intervenuti anche un elicottero dei Vigili del Fuoco di Pontecagnano ed il nucleo sommozzatori del 115 di Napoli.
Il corpicino del bimbo è stato trovato un’ora più tardi. Pasquale Diana, titolare del Fontana Bleu, scuote la testa. Parla orgoglioso dei «miei ragazzi» — così definisce i bagnini del suo lido — intervenuti «prontamente per salvare quel papà e quei bimbi: era loro dovere, è il dovere di chiunque lavori in spiaggia. Purtroppo quel tratto di arenile libero, distante da qui circa 300 metri, è senza vigilanza. E ieri il mare era piuttosto agitato... Sono cose che non dovrebbero succedere. Povero quel papà, e poveri quei bimbi che non lo vedranno più...».
I soccorsi
Uno dei ragazzi rianimato sulla spiaggia: è ricoverato in ospedale