Cina, le big tech obbligate a svelare gli algoritmi
Da Alibaba a ByteDance e Baidu: operazione trasparenza su trenta gruppi
Per un’azienda tecnologica gli algoritmi sono come la formula della Coca Cola: un segreto industriale da custodire con cura. Eppure la Cina è riuscita ad abbattere questo muro e i colossi tech del Dragone sono stati costretti a consegnare alle autorità i dettagli sul modo in cui i loro software affrontano problemi complessi, come esaminare i comportamenti degli utenti e formulare consigli e raccomandazioni in base alle abitudini. Il modo in cui questo accade, pensiamo alla bacheca di Facebook e ai post che ci propone, è di solito opaco. Per questo il governo di Pechino ha deciso di dare un giro di vite: lo scorso marzo un regolamento ad hoc aveva imposto alle aziende di verificare con le l’autorità di regolamentazione la conformità dei loro algoritmi e a fornire dettagli tecnici. Ora si sono visti i primi risultati, diffusi dalla Cyberspace Administration Of China, l’authority di Pechino che vigila sul mondo del digitale. È stato pubblicato un elenco di 30 algoritmi che descrive come questi vengano utilizzati dai giganti della tecnologia. Nella lista ci sono tutti i big cinesi, aziende potentissime e influenti che hanno deciso di piegare il capo per non subire le ire di Pechino, che negli ultimi due anni ha avviato un giro di vite sui margine di azione del settore tech domestico. Dalla lista pubblicata, si vede ad esempio come Alibaba, colosso dell’e-commerce, suggerisca nuovi prodotti lavorando prevalentemente sulla cronologia di navigazione e ricerca degli utenti. ByteDance considera invece di più il tempo trascorso dagli utenti sui singoli contenuti video di Douyin, che di TikTok è la versione cinese. Altri dettagli emergono su nomi quali Baidu (la Google locale), Sina Weibo (social network), Tencent (app WeChat, usatissima in Cina), Kuaishou (altra piattaforma di brevi video), Meituan (consegne di cibo a domicilio).
La documentazione resa pubblica dall’authority cinese è breve e non è chiaro quanto le aziende abbiano rivelato del funzionamento più profondo degli algoritmi. Di certo, il sistema di registrazione è senza precedenti e non ha paragoni nella norme di Ue e Usa. I legislatori europi al momento stanno discutendo le regole sull’uso dell’intelligenza artificiale.