Systemiq Capital: la transizione paga (anche per chi investe)
Irena Spazzapan (Gorizia, 1981) ha cambiato il modo di vedere il pianeta nel momento in cui sono nati i suoi figli. Quando era dirigente alla Goldman Sachs, si occupava di finanziare infrastrutture elettriche e aveva a che fare con i combustibili fossili. «Ma a un certo punto ho pensato: se devo lavorare molte ore al giorno, forse è meglio fare qualcosa che aiuti il futuro dei miei figli», racconta. Oggi Spazzapan è amministratrice delegata di Systemiq Capital, la società di investimento basata a Londra che punta sulle aziende in grado di rendere il pianeta più sicuro e pulito. Tra i fondatori dell’impresa ci sono anche Paul Polman, a capo fino al 2019 del colosso dei beni di consumo Unilever, e Jeremy Oppenheim, ex economista della Banca Mondiale che ha guidato la pratica climatica globale di McKinsey e ha fondato la società di cam- biamento di sistema Syste- miq. Systemiq Capital ha una governance indipendente e fa venture capital. Da poco ha chiuso il secondo fondo da 70 milioni di dollari — l’obiettivo finale sono 200 milioni — per sostenere gli imprenditori della tecnologia climatica nella loro fase iniziale. «Quando sono uscita dalla Goldman Sachs ho creato un gruppo all’interno di Systemiq e abbiamo fatto spin–off . Il nostro fondo è di 10 anni, il tasso di rendimento almeno del 25%», spiega Spazzapan. I settori in cui investono per combattere il cambiamento climatico sono quattro: cibo e materiali sostenibili, trasporti puliti, intelligence e finanza sul clima, ripristino del clima. Secondo la manager è adesso il momento di investire in sostenibilità: «Conviene perché porta risorse. Nei prossimi 30 anni dovremmo abbandonare i sistemi di combustibili dei fossili e creare un’industria tutta nuova».