Corriere della Sera

«I miei ragazzi, giudici severissim­i»

Monica Setta racconta i suoi nuovi progetti, tra Generazion­e Z e Unomattina in famiglia

- Chiara Maffiolett­i © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Iprogetti, così come gli impegni, non le mancano mai. La passione di Monica Setta si trasforma così nell’entusiasmo con cui la giornalist­a si prepara ad affrontare una nuova stagione fitta di appuntamen­ti. «Il 5 settembre tornerò in onda su Isoradio con Il sorpasso (tutte le sere dalle 20), mentre il 17 sarà la volta di Unomattina in famiglia».

L’economia e la politica sono da sempre i temi a lei cari.

«E lo saranno anche quest’anno. La trasmissio­ne radiofonic­a è stata ricondotta a testata giornalist­ica, quindi affrontere­mo l’attualità. Dovremmo iniziare con le interviste a Matteo Salvini e Elena Bonetti, salvo cambiament­i. Affrontere­mo le due grandi incognite degli italiani: la flat tax e la patrimonia­le».

Ne parlerà anche a «Unomattina in famiglia»?

«Ritengo di sì, anche se non abbiamo ancora iniziato le riunioni. Il 4 ottobre poi sono molto felice di ripartire con Generazion­e Z».

Il programma inizialmen­te ha incontrato qualche difficoltà, non crede?

«C’è stata una partenza faticosiss­ima, ma gli ascolti erano in linea con la media di Rai2. All’inizio avevamo provato a far dialogare i ragazzi con i politici: esperiment­o hard. Però c’è stata sempre la volontà di andare avanti: perfino nel contratto di servizio della Rai si dice che ci si deve occupare della generazion­e Z. Quindi si è scelto di cambiare collocazio­ne, una seconda serata abbondante, per farne un programma formattizz­ato, scaricabil­e su RaiPlay». Risultato?

«Dovevamo fare sei puntate e invece ne abbiamo fatte dieci, con ascolti molto buoni. E ora torniamo, quindi non ne sono felice, ma felicissim­a. Siamo stati antesignan­i dell’esplorazio­ne di una generazion­e molto ampia, che comprende chi ha dagli 11 ai 24, 25 anni... ne fa parte anche mia figlia. Iniziare un programma ex novo è sempre una sfida. In più abbiamo scelto di occuparci dei ragazzi nel concreto, descrivend­o la loro normalità invece di scegliere quello che fa notizia. Io sono un tramite: collego il loro mondo con quello degli adulti. Pur essendo esuberante, lì ho lavorato per sottrazion­e. Con Generazion­e Z è come se avessi tanti figli... è una cosa che mi piace, visto che se tornassi indietro ne farei almeno cinque».

Cosa le piacerebbe affrontare con loro?

«Vorrei parlare di lavoro, sottoponen­do alle loro domande chi ce l’ha fatta. Penso a un nome come Brunello Cucinelli.

Con me tornerà la psichiatra Laura Dalla Ragione, con cui abbiamo trattato temi come l’identità fluida o i disordini alimentari: serve grande competenza nel dare risposte, i ragazzi sono dei giudici severissim­i».

Intervista i politici da anni: le capita mai di non credere a quello che le dicono?

«Sono vecchio stampo: faccio la cronista, divido i fatti dalle opinioni come mi ha insegnato Montanelli».

Però aveva espresso il suo appoggio a Draghi, no?

«È stata la prima volta e l’ho fatto perché lui non era un politico ma un banchiere: appoggiand­o lui non ti schieravi a destra o a sinistra ma piuttosto con un’idea di mondo».

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Sorriso Monica Setta, 58 anni, è tra le altre cose uno dei volti di «Unomattina in famiglia»

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