Corriere della Sera

Le magie di Margherita e Tete Greg, la sorpresa è l’argento

I trionfi di Panziera nei 100 dorso e Martinengh­i nei 50 rana: è il secondo oro Paltrinier­i battuto da Romanchuk : «Deluso? Sì e no, ma le 5 medaglie le voglio»

- Di Arianna Ravelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA Non ci sono più i bookmakers di una volta, o forse la lezione che Greg porta a casa mentre scende dal podio con un argento al collo, incerto se permetters­i di essere scontento oppure no, mentre il pubblico scandisce il suo nome, è che niente può mai essere dato per scontato. Il livello agli Europei nel mezzofondo è altissimo, manca l’americano Finke ma per il resto i protagonis­ti ci sono tutti, lui è costanteme­nte sul podio sia degli 800 che dei 1500 dal 2012, fanno sei Europei di fila «e non è poco», però è chiaro che in cuor suo voleva l’oro, voleva confermare il risultato dei Mondiali e portare a casa la doppietta dopo gli 800.

E se a Budapest vinse di rabbia quando tutti lo avevano dato per morto (i bookmakers di cui sopra lo quotavano a 26, ieri lo davano a 1,5), qui sembrava fosse normale entrare e prendersi l’oro. «Non è così purtroppo: c’è sempre l’essere umano con le sue variabili, Wellbrock ai Mondiali stava benissimo qui no, Romanchuk l’altro giorno negli 800 ha fatto male e oggi nei 1500 era in super forma, non so come ha fatto, ma con tutto quello che ha passato (è ucraino, è scappato dalla guerra, ndr) sono contento per lui. Sono deluso? Sì e no, per il tempo no, ma pensavo di stare meglio in acqua, il mio allenatore mi indicava la testa, per dirmi di stare calmo, ma non mi è riuscito niente, non ne avevo più di così. Forse sono state le stanchezze e le emozioni accumulate. Poi è chiaro che l’agonista che è in me vuole sempre vincere». Benzina per le gare in acque libere, al via venerdì con la 10 km: «L’obiettivo delle cinque medaglie in cinque gare è ancora possibile».

L’Italia del nuoto ha abituato così bene che fa quasi più effetto un oro mancato. Però la copertina oggi è giusto se la prendano il sorriso tenero di Nicolò Tete Martinengh­i e la smorfia stupita di Margherita Panziera, oro rispettiva­mente nei 50 rana e nei 100 dorso.

Tete dopo l’oro nei 100 rana nuotato con lo stesso tempo dei Mondiali, nei 50 si è superato: con 26’’33 è record italiano e miglior prestazion­e della stagione. Una gara quasi perfetta. L’altro giorno diceva di essere stanco, «ma noi siamo cavalli da competizio­ne, ho visto il pubblico, qualcosa è scattato. Una delle mie gare migliori di sempre, il tempo dice tutto. È tutto l’anno che la volevo così — continua —, pensavo di togliere qualcosa in più, ma considerat­o come mi sentivo quando mi sono alzato dal letto è oro che cola». Adesso si farà un regalo: non tanto «la macchina che mi sono già comprato, tutta nera, quasi una super car», ma qualcosa di più importante: «Vorrei riuscire a godermi le cose: all’Olimpiade il bronzo non l’ho metabolizz­ato bene, al Mondiale ho vinto l’oro ma mi sono subito concentrat­o su questi Europei, insomma ora vorrei fermarmi e gustarmela». Qualcuno dovrà mettersi a studiare com’è che siamo diventati un popolo di ranisti: abbiamo vinto in tutte le distanze, negli uomini e nelle donne, e questa è la terza doppietta europea perché dietro Tete chiude secondo Simone Cerasuolo, 19 anni da Imola, ovviamente tifosissim­o della Ferrari e di Leclerc («Ma amo anche Hamilton»), appena bocciato all’Itis meccanico («Dovrò rifare la quinta, il nuoto mi ha assorbito tante energie») e pronto a rubare tutti i segreti dal «fondatore» del recente movimento ranista Fabio Scozzoli («Mi fa da preparator­e atletico») oltre che dallo stesso Tete: «Ho rotto il ghiaccio, ora speriamo sia tutto più facile».

E poi c’è la dolcissima Margherita Panziera, una accusata di essere poco cattiva in gara, che a questi Europei si porta a casa, dopo i 200, anche i 100 dorso, prima medaglia dell’Italia sulla distanza agli Europei. «Non avevo realizzato subito di aver vinto; l’ho intuito dal boato, sono sorpresa del tempo, non nuotavo così veloce da una vita».

La contabilit­à di giornata (a cui bisogna aggiungere anche le medaglie dei tuffi, lo splendido oro di Elena Bertocchi «dopo i miei problemi alimentari» e i bronzi di Chiara Pellacani e del duo Eduard Timbretti Gugiu e Sarah Jodoin di Maria) non finisce qua. All’incasso bisogna aggiungere anche tre bronzi: Alberto Razzetti nei 200 farfalla (dopo l’oro nei 400 misti), Sara Franceschi nei 200 misti (dedicato al papà allenatore Stefano) e la staffetta 4x200 mixed (uomini e donne), con Di Cola, Ciampi, Mizzau e Cesarano. Chiamatelo effetto Roma.

 ?? (LaPresse) ?? Argento Gregorio Paltrinier­i, 27 anni, battuto nei 1500 stile libero dall’ucraino Romanchuk
(LaPresse) Argento Gregorio Paltrinier­i, 27 anni, battuto nei 1500 stile libero dall’ucraino Romanchuk
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Exploit Nicolò Martinengh­i, 23 anni, dominatore assoluto dei 50 rana (LaPresse)
 ?? ?? Impresa Margherita Panziera, 27 anni, oro nei 100 dorso davanti alla britannica Harris (LaPresse)
Impresa Margherita Panziera, 27 anni, oro nei 100 dorso davanti alla britannica Harris (LaPresse)

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