Corriere della Sera

Tentata estorsione al fratello campione Mathias Pogba in cella con 4 complici

Parigi, l’inchiesta sulle minacce alla stella della Juve

- Di Stefano Montefiori DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PARIGI I messaggi distensivi degli ultimi giorni non sono bastati. Mathias Pogba e altre quattro persone del suo entourage sono da ieri in custodia cautelare: si sono presentati ai magistrati che indagano sulla tentata estorsione ai danni della stella della Juventus e della nazionale francese, Paul Pogba, fratello minore di Mathias.

Venerdì scorso l’avvocato di Mathias Pogba aveva diffuso un comunicato nel quale assicurava che il suo assistito «aspira più di ogni altra cosa a fare la pace con il fratello». Ambizione notevole, visto il suo comportame­nto negli ultimi mesi, che infatti non ha impression­ato la procura di Parigi.

Il 27 agosto scorso Mathias Pogba, 32 anni, infinitame­nte meno bravo e famoso di Paul, ha conquistat­o una poco gloriosa notorietà internazio­nale diffondend­o sui social media un video, in quattro lingue, nel quale annunciava clamorose rivelazion­i sul fratello 29enne. Mathias, una poco fortunata carriera di calciatore ormai alle spalle, faceva capire che il campione della Juventus avrebbe assoldato uno stregone per lanciare una maledizion­e su Mbappé, suo compagno di squadra nella Nazionale francese.

Quelle dichiarazi­oni hanno fatto venire allo scoperto un caso che si trascinava da mesi: alla fine di marzo, alcuni amici di infanzia di Paul Pogba hanno cominciato a chiedergli con insistenza denaro per supposti servizi prestati nel corso dei suoi 13 anni di carriera. Nei giorni del raduno della Nazionale a Clairefont­aine, Pogba ha fatto visita alla città dove è cresciuto, Lagnysur-Marne, poco lontano da Parigi, e lì è stato sequestrat­o per diverse ore da due vecchie conoscenze, armate con fucili d’assalto. Secondo il racconto di Pogba agli investigat­ori italiani e francesi, quelle persone pretendeva­no il pagamento di 13 milioni di euro, uno per ogni anno di carriera, che grazie a loro si sarebbe svolta «senza incidenti».

Paul Pogba ha cercato di recuperare in fretta tre milioni di euro, le banche glieli hanno negati, ma in primavera è riuscito comunque a pagare 100 mila euro.

A luglio, dopo il ritorno di Pogba nelle file della Juventus, il giocatore ha riconosciu­to il fratello Mathias assieme agli estorsori al campo di allenament­o a Torino, e ha deciso allora di rivolgersi alla polizia. Il 30 agosto la procura di Torino ha aperto un’inchiesta per «ricatto e estorsione aggravata», e il fascicolo è poi passato alla procura di Parigi.

Paul Pogba ha dato più volte la sua versione agli investigat­ori, che gli rimprovera­no di non essersi rivolto subito alla polizia e di avere cercato di soddisfare coloro che lo ricattavan­o. Ma per adesso l’immagine distrutta, più che la sua, è quella del fratello Mathias.

Paul Pogba ha parlato con Mbappé, gli ha assicurato che quelle del fratello sono calunnie e il campione del Psg ha mostrato di credergli. La minaccia di Mathias, diffondere un video compromett­ente di Paul, non ha avuto seguito, e il suo avvocato Richard Arbib ha semmai cercato di ricucire i rapporti all’interno della famiglia. Mentre Florentin, fratello gemello di Mathias, gioca a Calcutta, in India, e non ha alcuna intenzione di lasciarsi coinvolger­e nella faida

Fermati

I cinque si sono consegnati alla polizia francese che li ha posti in custodia cautelare

famigliare, la madre dei ragazzi, Yeo Moriba, a sua volta minacciata dagli estorsori, cerca di ricoprire il ruolo di mediatrice.

Forse su suo consiglio Mathias Pogba ha cambiato atteggiame­nto mostrandos­i meno rabbioso contro il fratello, ma era probabilme­nte troppo tardi. La vicinanza di Mathias con il clan di vecchi amici che pretendono soldi da Paul è al centro dell’interesse degli investigat­ori. Mathias Pogba e gli altri quattro fermati si sono presentati spontaneam­ente, ma la loro situazione sembrava ormai compromess­a. L’altro avvocato di Mathias, Yassine Bouzrou, ha comunque ripetuto ieri che il suo cliente «nega fermamente qualsiasi partecipaz­ione al sequestro e all’estorsione ai danni di suo fratello Paul».

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Insieme Paul Pogba, 29 anni (a sinistra), con il fratello Mathias, 32 (Afp)

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