Essilux, la strategia di Milleri «Azienda sempre più integrata»
Il ceo: avanti nel viaggio iniziato da Del Vecchio. L’accordo con Armani
La corsa dell’energia e dell’inflazione ha un impatto forte sulle aziende. «Ma noi abbiamo i costi sotto controllo e non abbiamo aumentato i listini. Mai far pagare al consumatore i rincari finché l’industria riesce assorbirli. Non lo abbiamo mai fatto, neanche quando i costi dei trasporti esplodevano durante la pandemia. L’ottimizzazione della struttura — resa possibile dal fatto che siamo leader nell’automazione e nella tecnologia — ci consentono di mantenere la parità dei prezzi». Francesco Milleri ha toccato tutta la tastiera dei problemi con i quali le imprese si stanno confrontando. Lo ha fatto davanti a una platea di 150 investitori — banche, fondi e asset manager, nomi come Ubs, Morgan Stanley, Blackrock – che valgono circa il 20% del capitale di Essilux, numero uno mondiale di occhiali e lenti, del quale Milleri è diventato anche presidente, oltreché ceo, dopo la morte del fondatore Leonardo Del Vecchio. Ne ha raccolto l’eredità e l’ha illustrata al mercato, proiettandola nel futuro.
L’occasione è arrivata dal Capital market day, il primo di Essilux dopo l’integrazione con Essilor e Grand Vision. Sul palco avrebbe dovuto esserci anche Leonardo Del Vecchio che avrebbe raccontato il suo sogno. Il gruppo ha incontrato investitori e analisti, per la prima volta in presenza, nella nuova sede di via Tortona a Milano, uno show room digitale ma anche un hub creativo. In platea c’era Leonardo Maria, figlio di Nicoletta Zampillo e dell’imprenditore scomparso a maggio, che guida il retail in Italia. «Qui possiamo sentire le sue idee e la sua visione sulla tecnologia», ha detto Milleri ricordando il fondatore che ha portato l’azienda ai 21,5 miliardi di ricavi del 2021.
«Siamo pronti a una geopolitica nuova, a qualsiasi decisione che governi o di blocchi di Paesi possano prendere a livello globale. Noi siamo in grado di adeguarci ai cambiamenti, di spostare le produzioni e servire i consumatori da ogni parte del mondo. Questo è stato reso possibile dalla tecnologia», ha detto il presidente del gruppo che lo scorso anno ha dedicato il 20% degli investimenti nell’innovazione tecnologica. Ora guarda all’accordo con Meta per gli smart glass che in un orizzonte di sette anni potranno visualizzare sulle lenti anche i dati provenienti dall’ambiente circostante.
È la sintesi di un percorso condiviso con Del Vecchio, accelerato negli ultimi due anni. La direzione è quella di realizzare ora una One company –— ha spiegato la prima linea di manager, a partire dal vice ceo Paul du Saillant — dopo l’integrazione con Essilor e Grand Vision. Che è anche la strada per fare aumentare ricavi e margini. Il gruppo ieri ha confermato le stime al 2026 (a cambi costanti) che prevedono una crescita dei ricavi a 27-28 miliardi a fine periodo, con un utile operativo rettificato compreso tra il 19% e il 20% del fatturato, ha spiegato il cfo Stefano Grassi.
Centrale sarà anche il modello di azienda a «network aperto», che si mette al servizio del mercato attraverso le partnership con altre aziende sul fronte di servizi, produzione e distribuzione, come avviene con la Mazzucchelli, realtà nazionale che produce bio acetato sostenibile e da cui Essilux compra materia prima ma di cui il gruppo ha acquistato anche il 35% del capitale per sostenerne la crescita. Ma anche con realtà come l’americana Vision Source, una rete di 4.500 medici con i quali Essilux collabora. «È un modo per crescere ampliando il mercato», spiega Milleri. Che punta sempre all’m&a «per aggiungere ”pezzi” al disegno del gruppo. Potremmo guardare ad esempio alle cliniche oftalmiche, un anello di congiunzione tra mondo medicale e occhiali, dipenderà dalle opportunità. Insomma, sarà un m&a che potrebbe essere non prevedibile», ha detto Milleri dopo l’incontro, in una giornata che ha anche tenuto a battesimo il rinnovo per 15 anni della licenza per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello globale della scuderia di marchi di occhiali del gruppo Armani.