«La frase di Silvio? Strumentalizzata La nostra condanna di Mosca è netta»
Tajani chiude la campagna a Napoli
ROMA «La frase di Berlusconi su Putin e l’Ucraina è stata strumentalizzata». Così l’ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, interviene sulle polemiche scaturite dalle parole pronunciate dal Cavaliere giovedì sera a Porta a Porta. «Bisogna ascoltare tutta l’intervista di Berlusconi — dice Tajani —. Lui raccontava quello che dicevano i russi a Mosca. Dopo aver terminato questo racconto, il presidente ha detto: “Siamo dalla parte dell’Occidente, siamo dalla parte della Nato, siamo dalla parte dell’Europa, siamo dalla parte dell’azione dura nei confronti della Confederazione russa...”. Quindi era soltanto un racconto, il suo, che poi si è concluso con la presa di posizione di Forza Italia e di Berlusconi stesso. Se non si ascolta tutta, l’intervista rilasciata a Bruno Vespa, si rischia di usare una frase per raccontare una verità che non c’è».
Il vicepresidente di Forza Italia, capolista alla Camera in Campania ieri ha iniziato da Napoli il suo ultimo giorno di campagna elettorale incontrando imprenditori e sindacati («Il Meridione — ha detto — deve diventare una locomotiva per il Paese come lo è il Nord»), proseguendo poi per Castellabate, Chiusano San Domenico e Telese.
Ma a tener banco, per tutto il giorno, è stata quella frase su Putin e Zelensky: «Non c’è alcuna possibilità di dibattito con la Federazione Russa—ancora Tajani —. La Russia ha invaso l’Ucraina, la condanna è netta». Anche sulla prospettiva dell’uso del nucleare da parte di Putin, Tajani non nasconde tutta la sua preoccupazione: «Mi auguro che sia soltanto una minaccia, perché se usasse l’arma nucleare sarebbe un folle e provocherebbe una reazione enorme. Di sicuro, però, finché Putin continua a minacciare, è difficile dialogare. La verità è che le sanzioni danneggiano molto la Russia, altrimenti Putin non reagirebbe in questa maniera».
Netto, infine, il giudizio dell’ex presidente del Parlamento Ue anche sulle parole di Ursula von der Leyen, sulla preoccupazione dell’Europa per il voto italiano: «A Bruxelles conoscono bene me e non credo che debbano preoccuparsi né là né in nessun’altra parte del mondo. Noi siamo europeisti convinti. Lo siamo sempre stati. Abbiamo sempre dimostrato affidabilità e serietà. Quindi non ci sono problemi».
” Von der Leyen? A Bruxelles mi conoscono bene e non devono preoccuparsi Noi siamo europeisti convinti