Da avvistamento o per il grano Purché sia torre
Dal Salento alla Costiera Amalfitana le riconversioni delle costruzioni cilindriche
Torri cilindriche di origine contadina, deputate in passato a stipare il grano o all’allevamento dei piccioni, ora sono state riconvertite in dimore di lusso agreste destinate a chi vuole avere ogni comfort e, al tempo stesso, sentirsi partecipe dell’antica destinazione di uso. Questa tendenza ha come scenario soprattutto il Salento, ormai conclamata fucina della riconversione a fini turistici delle strutture al centro di vetuste coltivazioni.
Quella di Castle Elvira, dove questa torre a due piani attigua al palazzo principale si eleva nella campagna tra Trepuzzi e Campi Salentina, è una storia sui generis che Eduardo Scarpetta, autore e commediografo nonché padre dei fratelli De Filippo, avrebbe potuto benissimo mettere in scena. Steven Riseley ed Harvey B-Brown si sono innamorati di questo castello un po’ onirico che costituisce, esternamente, la copia esatta di Villa La Santarella, la dimora a Posillipo di Scarpetta.
Abbandonata per decenni, hanno deciso di farne un gioiello dell’ospitalità, accogliendo nelle stanze del castello la propria collezione di opere di arte — Harvey B-Brown è regista, designer, dipinge e crea oggetti che si ammirano anche nella sala colazioni, mentre nella cisterna sotterranea sono proiettate le pellicole — , interpretando con gusto chic e fluo anche la torre, divisa ora in due appartamenti al centro dell’oliveto, dove tappezzerie, tessuti e quadri sfoggiano colori vivaci.
A poca distanza, nella campagna di Martano, Domenico Scordari, accanto alle coltivazioni di aloe che sono destinate anche al brand beauty di John Travolta, nel recupero della masseria, tra orti e campi di lavanda, vigne e ancora ulivi, ha creduto molto nella valenza della silhouette cilindrica che i contadini usavano nei secoli scorsi. «Anche perché alla base vi era una grottesca e una fonte sotterranea di acqua, io ho conservato entrambi. Una scala elicoidale dà accesso alla zona bagno, posta nella fascia centrale — racconta —, mentre lo spicchio più alto è occupato interamente da un letto circolare sopra il quale si può accendere un planetario. Così si possono scoprire quali sono le stelle che fanno capolino spalancando la finestra».
Nella Costiera Amalfitana le torri cilindriche avevano funzione di avvistamento dei pirati. Tra quelle erette in pietra, nel XVI, secolo spicca Torre Trasita.
Assisa sulle rocce tra la Spiaggia Grande e Fornillo a Positano, è appartenuta prima un console e ora a Marina e Roberta Parlato che la mettono a disposizione di chi voglia avere una relazione intima col mare: mobili antichi in stile amalfitano, un pianoforte, scale in ferro battuto, una terrazza solarium e poi solo blu.