«Qui si impara a far nascere e crescere le app I nostri allievi richiesti in tutto il mondo»
Puntare a creare figure professionali in grado di gestire lo sviluppo di un’app. Non solo di saperla progettare, ma anche di disegnarla e trasformarla in un business. È questa la scommessa della Apple Developer Academy di Napoli, nata nel 2016 a San Giovanni a Teduccio, che sarà una delle tappe del progetto «Study Tour». Una scommessa vinta, a giudicare dai risultati raggiunti in questi sei anni. «L’Academy è un luogo di innovazione nei contenuti, nella metodologia e negli spazi. La disponibilità di talenti IT sul territorio ha attirato decine di grandi società, oltre ad Apple, e ha contribuito a far nascere nuove imprese, che operano nel campo dell’innovazione, o a rafforzarne la presenza», racconta Giorgio Ventre, direttore scientifico della Apple Developer Academy e professore dell’Università Federico II. Il sodalizio tra il colosso di Cupertino e l’ateneo partenopeo negli anni è diventato sempre più forte. A sottolinearlo è il rinnovo dell’accordo fino al 2025 e il fatto che giovedì 29 settembre il ceo di Apple, Tim Cook, sarà a Napoli per ricevere la laurea honoris causa. «I nostri studenti trovano velocemente lavoro, riuscendo a fare quello che hanno sempre sognato. La cosa bella è che molti lo fanno in aziende della nostra città. Ma sono molto ricercati anche all’estero, da colossi come Spotify o la stessa Apple. E abbiamo molti stranieri, attratti da programmi didattici innovativi», continua Ventre. «Con il programma “Alumni”, lanciato quest’anno, mettiamo a disposizione degli ex studenti un piano di formazione e networking per favorire la nascita di nuove imprese e consentiamo loro di avere accesso per altri due anni al Mac e all’iPhone dati in dotazione durante il percorso, così hanno gli strumenti per sviluppare nuove app in autonomia».