Corriere della Sera

Renato Zero: «I concerti come un esame su Omero»

La prima delle sei date al Circo Massimo: un brano inedito, Jova ospite

- Barbara Visentin

ROMA Non solo una festa di compleanno e la celebrazio­ne di una carriera: «È un esame, come riprendere gli studi dopo averli abbandonat­i anzitempo e doversi imbattere in Omero. Ma sono felice di passarne ancora di esami, a questa età». Renato Zero è tornato sul palco dopo lo stop forzato causa pandemia, «scongeland­o» le maxi celebrazio­ni per i 55 anni di musica e per i suoi 70 anni — che venerdì prossimo diventano 72 — con sei show al Circo Massimo di Roma. L’«imbarazzo» per il distacco prolungato dal palco, come l’ha chiamato poco prima di iniziare, si è sciolto nell’abbraccio del suo pubblico, nella sua città: circa 15mila persone, moltiplica­te per sei sere tutte sold out (si replica oggi, domani e poi 28, 30 e 1 ottobre), per un totale di quasi 100mila sorcini, tutti seduti, pronti a scattare in piedi non appena lui sale sul palco, lunga giacca nera bordata di bianco e cappello coordinato.

Tra un’orchestra sinfonica di 50 elementi, una band di sette musicisti, otto coristi e 24 ballerini, ogni serata di «Zerosettan­ta» è diversa, «con alcuni cardini fermi» attorno cui ruota una scaletta di oltre 30 brani che cambia «per soddisfare chi viene più di una volta», fra medley, ospiti a sorpresa, video. I festeggiam­enti si aprono con «Quel bellissimo niente», inedito di cui scorre il testo su maxischerm­o, come a un karaoke, «sparato» anche sulla folla a mo’ di coriandoli. Il coro del pubblico prende il via su «Vivo» e poi su «Niente trucco stasera». I colori dei vestiti si fanno rosso-arancioni e il primo ospite della serata è Jovanotti («si chiama così perché è rimasto un giovanotto, te possino», scherza il padrone di casa), ma poi arrivano anche i Neri per Caso per un medley a cappella, Morgan, Fabrizio Moro, Giorgio Panariello in formato dj, per una lunga notte che non può che finire, come sempre, con «Il cielo». Di quel che accadrà nelle prossime sere, il cantautore vuole svelare poco: «Ho un debito affettivo con Mimì e Gabriella Ferri, ci sarà un omaggio a loro». Per ricordare Raffaella Carrà, invece, è troppo presto: «Il pensiero in qualche modo deve lievitare e io non sono ancora convinto che se ne sia andata. Non mi sembrava opportuno».

I sei concerti cadono a cavallo delle elezioni, «ma anche io sono stato votato in queste serate, da romano mi hanno detto sì», scherza Zero. In realtà, aggiunge, la coincidenz­a col voto «non mi ha toccato assolutame­nte». Ma quando parla di politica inevitabil­mente si scalda: «Perché tanta fretta di votare? Stavamo tanto bene a far finire il mandato a Draghi. Mentre adesso questo scegliere come fosse una schedina del totocalcio è veramente grave. Abbiamo avuto gli Almirante, i Togliatti, i Saragat, un corpo di politici con intenti, volontà, trasparenz­a. Questi invece se ne vanno dopo un giro sulla poltrona, dopo essersi garantiti la pensione e dopo aver disatteso il Paese, lo trovo offensivo». Zero non vuole fare nomi, ma richiama in generale alla necessità di guardare ai bisogni delle persone, soprattutt­o le più deboli. Come vuole fare lui con la sua musica: «Ritengo che un bravo cantautore abbia il dovere di inserirsi nelle problemati­che esistenzia­li. Il mio pubblico si è misurato con disagi e sofferenza, sono persone che attraverso me hanno trovato il conforto necessario per rimanere a galla. È una responsabi­lità immane, non è che la canzoncina sia disimpegno e basta, accompagna le nostre vite e le nostre scelte, diventa canto di guerra oppure oratoria per avvicinars­i a Dio».

Ma mentre Renato Zero è sul palco a godersi gli applausi, Renato Fiacchini, giù dal palco, come sta? «Non so sciare, non so nuotare, non so fare tante di quelle cose. Forse in questi anni ho trascurato il Renato che aveva un po’ più bisogno di prati verdi e mari azzurri, ma ho sempre avuto la sensazione che la musica mi facesse fare tutte queste cose».

Il ricordo

Ho un debito affettivo con Mimì e Gabriella Ferri: nelle prossime serate ci sarà un omaggio

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Sul palco Renato Zero in un momento del concerto: sul palco con lui anche 24 ballerini

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