Federica, la nuova vita a stile libero «Il record? Posso lasciarlo andare»
Parata di stelle a Trento. Binotto: «Leclerc e Sainz sono la miglior coppia della Formula 1»
TRENTO Una vita da Divina. Dentro l’acqua, fuori dall’acqua. Sono passati dieci mesi dal suo addio alle piscine, e fortunatamente il nuoto italiano ha continuato a vincere, segno che il suo insegnamento è stato compreso e messo a frutto dalle nuove leve, ma Federica Pellegrini resta Federica Pellegrini: vera, diretta, unica. Il matrimonio con l’ex allenatore Matteo Giunta ha riempito copertine e programmi tv. Ora per lei è iniziata una nuova vita. Non più da atleta, ma comunque da protagonista. «Sono felice perché mi sto finalmente prendendo la libertà di gestire il mio tempo, di viverlo per me stessa e non per le gare. Lo dico senza rimpianti, senza malinconia, ma è bellissimo — ha confessato l’ex campionessa, oggi 34enne —. La cosa più bella della nuova vita? Il weekend lungo».
«Il mio stile libero» l’azzeccato titolo dell’incontro. Fede ha parlato anche della sua eredità: «Il mio record mondiale sui 200 stile a Roma 2009? Ormai ha 13 anni, sono pronta a lasciarlo andare, è giusto così». La sua presenza ha illuminato il venerdì del Festival dello Sport di Trento, dove tra l’altro alla Fondazione Caritro è stata allestita una mostra dedicata proprio alla più grande nuotatrice azzurra della storia. Cimeli, costumi, prime pagine: testimonianze di una carriera immensa.
Ma Federica è stata solo una dei grandi protagonisti della seconda giornata del Festival, che chiude domani. Dall’eleganza e la simpatia di Sir Claudio Ranieri («Non allenerei mai la Lazio») alla juventinità di Claudio Marchisio («il segreto dei nove scudetti fu toccare prima il fondo»), sono stati molti i momenti forti della kermesse organizzata da Gazzetta dello Sport e Trentino Marketing, giunta alla quinta edizione. Sui palchi della città si sono alternati Arrigo Sacchi e Ruud Gullit che hanno raccontato l’epopea del grande Milan, i campioni del mondo del 1982 che hanno ricordato il grande Pablito Rossi, l’ex interista Jurgen Klinsmann. Calcio, ma non solo. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ha difeso Sainz e Leclerc: «È la miglior coppia che esiste in Formula 1». Gianmarco Pozzecco, c.t. azzurro del basket,
Oggi gli Stati Generali del calcio. Cairo: «Uscire dalla crisi, sfida da vincere insieme»
ha raccontato i suoi rimpianti per l’Europeo: «Contro la Francia meritavamo noi». E poi ancora Crippa, re europeo dei 10mila. Stano, campione olimpico e mondiale nella marcia. I campioni mondiali dell’Italvolley, la snowboarder Moioli, l’ex pugile Russo. Ricco anche l’incontro su Milano-Cortina 2026. Così Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Serve accelerare. Dal nuovo governo mi aspetto complicità e condivisione».
Di futuro e progetti si parlerà anche oggi alle 14.30 al teatro Sociale durante gli Stati Generali del calcio, uno dei momenti clou del Festival. «Il calcio italiano è in crisi, una sfida da vincere tutti insieme» ha detto Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup e del Torino, che oggi sarà sul palco con Gravina, presidente Figc; Casini, presidente Lega serie A; Carione, direttore generale della Gazzetta; Azzi, Ceo for Italy Dazn Group; Duilio, a.d. Sky Italia.
In serata, chiusura show con tre moschettieri della Coppa Davis del 1976: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci.
Carlos Passerini