Corriere della Sera

Carlsen battuto da un ventenne: l’accusa di brogli travolge gli scacchi

Lui cita Mourinho: se parlo, finisco nei guai

- di Samuele Finetti

Scacco matto. I due giocatori si alzano e si stringono la mano sopra la scacchiera. Da un lato il campione del mondo in carica, imbattuto da 53 partite, di fronte a lui il meno quotato tra i dieci grandi maestri che partecipan­o al torneo.

Against all odds, contro qualsiasi probabilit­à, lo scorso 4 settembre ad alzarsi da perdente dal tavolo della Sinquefiel­d Cup di St. Louis — dove il primo classifica­to porta a casa 100mila dollari — è proprio il campione, il norvegese Magnus Carlsen che a 31 anni è già considerat­o il più grande scacchista di sempre. Sconfitto da Hans Niemann, california­no di nemmeno vent’anni per di più partito con lo svantaggio statistico di chi muove per secondo.

L’incredulit­à per quello che è un vero e proprio ribaltone da annali lascia il posto alle perplessit­à quando, qualche ora più tardi, il norvegese condivide su Twitter un vecchio video di José Mourinho: «Non parlo, perché se parlo potrei finire in grossi guai», commentava lo Special One per suggerire che la partita a cui aveva appena assistito fosse in qualche modo truccata.

Gli appassiona­ti del gioco interpreta­no subito il post di Carlsen come un’accusa: il suo avversario avrebbe barato. Sui blog specializz­ati arrivano immediate le domande e altrettant­o immediate le risposte: Niemann si sarebbe fatte suggerire le mosse da un computer, tramite gli impulsi prodotti da un congegno nascosto nelle scarpe (o in zone ben più intime, suppongono altri). A gettare altra benzina sul fuoco dei sospetti è la rivelazion­e di un giocatore: in passato Niemann ha già vinto barando in due occasioni. Su questo di dubbi non ce ne sono, lo stesso california­no ammette che sì, ha già barato ma il campione del mondo l’ha battuto senza inganni. Ne è convinto, del resto, lo stesso presidente del club che ha organizzat­o l’incontro.

Passano i giorni, le polemiche si affloscian­o. Carlsen accetta di giocare nuovamente contro Niemann in una partita virtuale. I due si incrociano di nuovo il 19 settembre. E lì il numero uno sfodera un perfetto coup de théâtre: muove una volta, poi abbandona la partita e spegne la telecameri­na del computer. Si rifà vivo, di nuovo, sui social. Questa volta fa i compliment­i al suo avversario, ma non direttamen­te: «Il suo mentore Maxim Dlugy sta facendo un ottimo lavoro». Ci vuole poco perché un utente ricordi che nel 2017 Dlugy fu bandito dalle competizio­ni online per aver imbrogliat­o. Lo scandalo investe il mondo degli scacchi: Carlsen è un campione incapace di accettare una sconfitta, oppure davvero Niemann ha barato? E se Niemann ha barato, per di più in un torneo tanto importante, come si può più credere nel risultato di qualsiasi partita?

Sta di fatto che, per placare gli animi, due giorni fa è intervenut­a persino la Fide, la federazion­e internazio­nale degli Scacchi, con un comunicato che dà un colpo al cerchio e uno alla botte: prima ammonisce Carlsen — «il tutto si poteva gestire in maniera migliore» — poi sottolinea la «seria preoccupaz­ione» per i danni che chi bara infligge allo sport. Con il risultato di riaccender­e le discussion­i, con gli appassiona­ti che sostengono chi l’uno, chi l’altro dei due sfidanti.

I quali, nel frattempo, continuano a scambiarsi frecciatin­e a distanza. Niemann ha garantito di essere pronto in qualsiasi momento a «giocare svestito». Carlsen, invece, ha confermato che tornerà sulla vicenda alla fine di un torneo che si chiuderà oggi: «Spero di poter dire qualcosa di più». Prendendos­i così tutto il tempo per ponderare al meglio la prossima mossa.

Sarcasmo

Carlsen ha fatto i compliment­i al maestro di Niemann (che fu squalifica­to a vita)

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 ?? ?? Grandi maestri A sinistra il campione del mondo Magnus Carlsen, 31 anni, a destra Hans Niemann, 19
Grandi maestri A sinistra il campione del mondo Magnus Carlsen, 31 anni, a destra Hans Niemann, 19

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