«Un aiuto subito». La raccolta fondi per le Marche
Èarrivata a quota 118 mila euro la raccolta fondi «Un aiuto subito», promossa dal Corriere della Sera e da TgLa7, per aiutare la popolazione delle Marche che piange 12 vittime e, ancora oggi, cerca una dispersa: Brunella Chiù. Senza considerare gli ingenti danni a centinaia di edifici e di aziende causati dallo tsumani di fango e acqua che si è abbattuto, lo scorso 15 settembre. Un evento atmosferico così eccezionale che, secondo la protezione civile regionale, è stato «un evento fuori scala, che ha la probabilità di verificarsi ogni mille anni». Proprio per dare una mano «concreta» alla popolazione marchigiana, la macchina della solidarietà di «Un aiuto subito» si è rimessa in moto. Si può versare dall’Italia tramite sul conto dedicato di Intesa Sanpaolo (intestato a «Un aiuto subitoMarche») con Iban IT07M0306909606100000190423. Invece, per contribuire dall’estero vale lo stesso Iban ma bisogna aggiungere anche il codice Bic/Swift: BCITITMM
La raccolta fondi fu lanciata per la prima volta nel 1997. Da allora, grazie al sostegno degli italiani, sono state realizzate tante attività di soccorso alle popolazioni colpite da disastri naturali, emergenze sanitarie o guerre. Ad esempio, 25 anni fa, l’iniziativa venne attivata per i terremotati di Umbria e Marche, dove un sisma di magnitudo 6,1 provocò 11 morti e 126 feriti. Con i circa 16 miliardi di lire (circa 8,3 milioni di euro) raccolti fu possibile, tra l’altro, donare 144 libretti al portatore ad anziani e bambini bisognosi, ristrutturare la Casa famiglia per minori di Santa Lucia di Gubbio e costruire un ospedale a Nocera Umbra. Invece, nel 2004, furono raccolti e devoluti 41 mila euro a ogni famiglia dei 19 militari italiani uccisi dal vile attentato di Nassiriya, in Iraq, dell’anno prima. Sempre nel 2004, furono raccolti 10 milioni di euro per lo tsunami che colpì il Sud Est asiatico e altri 13,6 milioni di euro per Haiti. Qui servirono per finanziare progetti fra cui il «Village Italien», un poliambulatorio, la ristrutturazione della scuola elementare e media dei salesiani a Petionville. Poi, «Un aiuto subito» intervenne per l’emergenza pandemica quando furono raccolti oltre tre milioni di euro. L’ultima volta, invece, la raccolta fondi è stata attivata per aiutare la popolazione ucraina invasa dalla Russia e, a oggi, il saldo ha superato i sette milioni di euro che sono già stati consegnati a numerose organizzazioni.