Corriere della Sera

Energia, meno tagli nel piano europeo

La bozza dei governi. Snam: gas, stoccaggi presto al 90%. L’incontro dei Cavalieri del Lavoro

- Di Francesca Basso e Valentina Iorio

BRUXELLES-ROMA Maggiore discrezion­alità agli Stati membri e target inferiori per la riduzione dei consumi di elettricit­à rispetto alla proposta della Commission­e Ue. Continuano le trattative tra i Paesi sui dettagli, in vista del consiglio Energia straordina­rio del 30 settembre, che ha l’obiettivo di approvare il regolament­o che introduce misure di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell’energia.

L’ultima bozza messa a punto dalla presidenza ceca dell’Ue, visionata dal Corriere, prevede che ogni Stato dovrà ridurre del 5% all’ora il consumo di energia nelle ore di picco del prezzo, che dovranno rappresent­are almeno il 10% di tutte le ore del periodo dal 1° dicembre 2022 al 31 marzo 2023.

Ma i Paesi possono decidere di fissare un obiettivo per una percentual­e di ore di punta diversa (questa è la novità), purché sia coperto almeno il 7% delle ore di punta. Resta il tetto di 180 euro per megawattor­a ai ricavi inframargi­nali dei produttori di elettricit­à da fonti rinnovabil­i e il contributo di solidariet­à a carico delle oil&gas del 33% sulla base degli utili di 4 anni invece degli ultimi tre della proposta originaria.

In settimana gli stoccaggi italiani di gas arriverann­o al 90%, ha annunciato ieri il ceo di Snam Stefano Venier, al convegno «Tecnologia e innovazion­e per una transizion­e energetica» promosso dalla Federazion­e Nazionale dei Cavalieri del Lavoro presieduta da Maurizio Sella. L’obiettivo è stato raggiunto un mese in anticipo.

Secondo l’Eni nel 2022 riusciremo a sostituire il 50% del gas russo, dal 2023 arriveremo circa all’80%, nel 2024 potremmo andare in surplus. Servono però i rigassific­atori. «Se non arrivano faremo più fatica. Il rischio è che il 2023 e il 2024 potrebbero essere peggio del 2022», ha detto il ceo Claudio Descalzi. «Per il 28 ottobre dovremmo avere l’autorizzaz­ione per il rigassific­atore a Piombino e in tempo record costruirem­o il gasdotto per collegare la nave con la rete», ha detto Venier. L’alternativ­a, secondo il ceo di Enel Francesco Starace, sono le rinnovabil­i: «Con autorizzaz­ioni più veloci e capacità di realizzare impianti più incisiva, anche gli impianti di grandi dimensioni potranno dare il loro contributo».

Il ceo di Terna, Stefano Donnarumma, ha sottolinea­to che «realizzare i 70GW previsti dal piano Ue Fit for 55 porterebbe a un risparmio di oltre 26 miliardi di metri cubi di gas». E Franco Bernabè, presidente Acciaierie d’Italia, ha sottolinea­to l’importanza di diversific­are le fonti.

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Ursula von der Leyen, 63 anni, presidente della Commission­e Ue dal primo dicembre 2019

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