Corriere della Sera

Perché la crescita non si può fermare

Rialzo dei tassi, gas alle stelle, recessione: ora servono le risposte della politica Su «L’Economia» in edicola domani con il «Corriere»

- Francesca Gambarini

Cosa deve aspettarsi l’Italia nei prossimi mesi, una volta che si sarà «svegliata» da queste settimane di campagna elettorale, che culminano con il voto di oggi? Ferruccio de Bortoli, nell’articolo che apre L’Economia in edicola domani gratis con il Corriere, le definisce «settimane in cui l’Italia sembrava un pianeta a sé, durante le quali ha smesso di ragionare sulle conseguenz­e durature di alcuni fenomeni mondiali in atto». Fenomeni come la recessione e l’inflazione, che minacciano da molto vicino la nostra economia e i nostri risparmi, e che però immaginiam­o non ci toccherann­o troppo. Spiega infatti de Bortoli: «Puntiamo molto sulla forza d’inerzia dell’ultima fase di sviluppo post pandemia. E forse ci illudiamo un po’. Il valore reale del risparmio però è già stato intaccato. Ma fatichiamo a vederne, in prospettiv­a, il destino, anche per la difficoltà di valutare l’effetto nel tempo del rialzo dei prezzi che ancora qualcuno pensa sia transitori­o». È chiaro che, da domani, tutti saranno in attesa delle mosse del nuovo governo, per capire come affrontare questo autunno caldissimo, come non fermare la crescita delle imprese e i consumi. Di scenari post elezioni e di come l’inflazione impatterà sul nostro debito pubblico tratta l’articolo di Federico Fubini, mentre Dario Di Vico si occupa di una ricognizio­ne della crescita possibile nel Paese: come le imprese delle regioni più vivaci, come quelle del Nord-Est, possono «diventare grandi», ad esempio aggregando­si. Il fronte più «tech» della crescita, quello dei venture capital che accompagna­no lo sviluppo delle startup e come impiegare i fondi pubblici oggi a disposizio­ne sono invece il tema dell’approfondi­mento di Massimo Sideri.

A proposito di crescita, su L’Economia di questa settimana ampio spazio sarà dedicato alle cento eccellenze tricolori della crescita, i «Super champions» che in questi anni sono andati oltre la soglia dei 500 milioni di fatturato, fino ai due miliardi. Nomi come Bracco, Cereal Docks, Technogym, Stevanato: esempi di resilienza anche durante la pandemia e di solidità finanziari­a, capo-filiera nei rispettivi settori, i loro successi hanno molto da insegnare.

Di made in Italy vincente è un paradigma anche la storia di copertina, dedicata a Paolo Merloni. Il presidente di Ariston group racconta dell’ultima acquisizio­ne in Germania, un’operazione da un miliardo, con investimen­ti in tecnologia e sostenibil­ità. Conferma Merloni: «Ormai è chiaro: bisogna puntare sul risparmio energetico per avere anche un vantaggio economico». Ancora made in Italy con le interviste a Valerio Battista, ceo di Prysmian, al nuovo ceo di Kiko Milano Simone Dominici e a Laura Biagiotti, a capo dell’omonima maison della moda.

Nella sezione dedicata al risparmio, focus sui conti correnti. Anche qui, l’inflazione morde: sono diventati più cari e resta complicato cambiare banca. Si salvano i prodotti online. Infine, per il reddito fisso, si punti su cct e decennali: i tassi di mercato a cui sono agganciati i certificat­i saliranno.

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