Confronto sul fine vita al festival Kum!
In programma dal 14 al 16 ottobre la manifestazione che affronta i problemi legati al tema della cura
Il fine vita, questione di scottante attualità, sarà al centro della settima edizione del festival Kum! che si terrà dal 14 al 16 ottobre presso la Mole Vanvitelliana di Ancona. Come sempre l’evento anconetano riguarda aspetti legati alla cura di sé e del mondo che ci circonda.
La manifestazione, diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, prende il nome da una parola, appunto «Kum», che ricorre due volte nella Bibbia, quando Dio scuote Giona dal suo sonno e quando Gesù resuscita la figlia di Giairo. È un’esortazione che significa «alzati», «sveglia», che esige un’assunzione di responsabilità.
Il festival, organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana (con la cura di Jonas Ancona per le attività sul territorio), prevede 42 incontri con 57 ospiti. L’apertura sarà affidata alla giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, che dialogherà con l’opinionista Marianna Aprile sul suo rapporto con la malattia e su come evitare di identificarvisi.
Il complesso degli incontri non tratterà soltanto delle questioni biologiche e bioetiche concernenti la fine della vita umana, ma allargherà lo spettro al declino degli assetti geopolitici, alla crisi delle culture, all’emergenza climatica, fino a trattare del destino dell’universo.
Sono in programma lezioni magistrali degli scrittori Antonio Moresco e Rosella Postorino, del filosofo Rocco Ronchi, del fisico Guido Tonelli.
Sugli aspetti giuridici e spirituali legati alle decisioni sul termine della vita si confronteranno Luigi Manconi e monsignor Vincenzo Paglia. Massimo Recalcati dialogherà con Mariangela Gualtieri sulla poesia e con Kim Rossi Stuart sul cinema. C’è in programma anche una conferenza spettacolo dell’attore Moni Ovadia, dal titolo Morire dal ridere.
Di notevole interesse anche l’intervento dell’astrofisica Patrizia Caraveo, sulla nascita e la morte delle stelle, e quello del fisico Federico Faggin, inventore del primo microprocessore, che si confronterà con la filosofa e tanatologa Ines Testoni.