Parte forte l’Italia: schiacciato il Camerun
Se serviva rompere il ghiaccio, le azzurre di Davide Mazzanti l’hanno tritato per bene. L’esordio al Mondiale di Olanda e Polonia contro il Camerun è una formalità per Alessia Orro e compagne che chiudono la pratica con un 3-0 in un’ora di gioco su uno dei tre campi ricavati nello stadio del Vitesse ad Arnhem. Troppo evidente la distanza tecnica tra le due squadre, troppo diverse le ambizioni di un gruppo (quello azzurro) che vuole essere protagonista del torneo e una squadra, quella africana, che vive l’esperienza come una festa e che a fine partita non si fa sfuggire l’occasione per scattare qualche selfie con le campionesse italiane. «Prima della partita — commenta il c.t. Mazzanti — avevo chiesto alle ragazze di cercare di mettere in campo il nostro ritmo, a partire dalla battuta, oltre a dare qualità in attacco. Con il servizio abbiamo fatto un buon lavoro, mentre in attacco è un po’ più complicato mantenere un livello alto quando è sufficiente molto meno per fare punto». E allora, portata la vittoria a casa senza alcun problema, l’Italia può continuare a concentrarsi sulla gestione delle energie nervose e fisiche in un Mondiale molto lungo. «Uno dei nostri obiettivi — prosegue l’allenatore — è mantenere l’ottimo stato di forma fisica, crescendo nel gioco partita per partita». Oggi le azzurre riposeranno, domani c’è la seconda gara del girone contro Porto Rico (alle 18, diretta su Rai 2 e Sky) e per Mazzanti sarà l’occasione anche per dare campo alla panchina, rimasta inutilizzata contro il Camerun: «Con lo staff abbiamo previsto due partite in cui daremo un po’ più di respiro alle ragazze con qualche cambio in più, perché l’idea è di continuare a dare importanza al lavoro fisico in questa prima fase del torneo».