Corriere della Sera

La linea dell’Europa: lavoreremo insieme

Il «New York Times»: elezioni fondamenta­li per l’Europa. «El País»: l’ultra destra vince le elezioni in Italia «Le Figaro»: unione delle destre in testa

- DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE Francesca Basso

BRUXELLES L’Europa ci guarda. Le elezioni che porteranno alla formazione di un nuovo governo che prenderà le consegne dall’esecutivo guidato da Mario Draghi — all’estero resta ancora incomprens­ibile perché sia stato mandato a casa prima del tempo vista la stima di cui gode a livello internazio­nale — sono state seguite con grande attenzione nei palazzi di Bruxelles, nelle cancelleri­e e oltre oceano.

Un titolo per tutti, quello del sito del New York Times che ha fatto una copertura live, con aggiorname­nti in tempo reale: «L’Italia vota in elezioni fondamenta­li per l’Europa» e a urne chiuse «Gli elettori italiani sembrano pronti a voltare pagina per l’Europa». A mezzanotte la Cnn titolava: «Giorgia Meloni sarà il primo ministro italiano di estrema destra dai tempi di Mussolini - exit poll». E la Bbc in apertura di sito: «L’estrema destra italiana vince le elezioni - exit poll. Giorgia Meloni è in procinto di diventare la prima premier donna d’Italia». Lo spagnolo El País: «L’estrema destra vince per la prima volta le elezioni in Italia, secondo i sondaggi». Il francese Le Figaro ha dedicato un’ampia copertura con la cronaca e approfondi­menti: «L’unione delle destre largamente in testa».

L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Unione, siamo la terza maggior economia dell’Ue e la seconda manifattur­a d’Europa, siamo i terzi per popolazion­e dietro a Germania e Francia, abbiamo il secondo debito pubblico in rapporto al Pil più alto tra i 27 Stati membri e sui mercati finanziari, dove viene misurato il rischio-Paese, siamo i penultimi dell’Area euro (peggio di noi solo la Grecia). Quello che succede in Italia ha inevitabil­mente un impatto sui mercati, che temono l’instabilit­à, e nell’Ue: il nostro voto in Consiglio pesa, così come le alleanze che possiamo allacciare. Ne ha dato prova Draghi, che ha restituito a Roma un ruolo centrale nell’Ue facendola entrare nella stanza dei bottoni insieme a Parigi e Berlino.

Cosa accadrà ora è quello che cercano di capire tutti in Europa. I giorni che hanno preceduto le elezioni sono stati caratteriz­zati dal timore che la destra populista e anti europeista potesse avere il sopravvent­o, spostando l’Italia dalla sua posizione atlantista in politica estera e dalla strada della prudenza di bilancio in economia, dove era stata collocata con fermezza da Draghi. Ma la Commission­e Ue è abituata a trattare con i governi di ogni colore. La Repubblica Ceca, che ha la presidenza di turno dell’Ue, è guidata dal premier Petr Fiala che fa parte del gruppo dei conservato­ri dell’Ecr, quello di cui la leader di FdI Meloni è presidente.

La campagna elettorale italiana è diventata anche europea. Il segretario del Pd Enrico Letta con una visita a Berlino ha incassato l’endorsemen­t dell’Spd, il partito del cancellier­e tedesco Scholz. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, è andato a Roma per aprire la campagna di Forza Italia e sostenere Silvio Berlusconi e Antonio Tajani. Il capogruppo al Parlamento Ue di Renew Europe Stéphane Séjourné, uno dei fedelissim­i di Macron, ha chiuso a Roma la campagna di Azione-Italia viva. Il premier ungherese Orbán è un amico di Meloni, così come i polacchi del Pis al governo a Varsavia. A urne chiuse ha subito esultato Jordan Bardella, eurodeputa­to del Ressemblem­ent National e candidato alla presidenza del partito di Marine Le Pen: «Gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all’Ue». Mentre la copresiden­te del gruppo della Sinistra-Gue Manon Aubry ha lanciato l’allarme con un tweet: «Terribile! Il neofascism­o sta arrivando alle nostre porte con la vittoria di Meloni in Italia».

Nei giorni scorsi c’è stato anche qualche scivolone delle istituzion­i Ue. Il vicepresid­ente della Commission­e Frans Timmermans, socialista, è intervenut­o apertament­e, prassi inusuale, dicendo in un’intervista che l’agenda sociale e morale del centrodest­ra «mette paura». La presidente Ursula von der Leyen, al termine di un intervento all’Università di Princeton, rispondend­o a una studentess­a italiana che le chiedeva del voto ha risposto che «vedremo l’esito delle elezioni». Ha proseguito spiegando che il suo «approccio è che qualsiasi governo democratic­o vuole lavorare con noi, lavoreremo insieme. Ed è interessan­te vedere come lavora il Consiglio europeo», ma ha anche detto che «se le cose vanno in una situazione difficile, ho parlato di Ungheria e Polonia, abbiamo gli strumenti». Il portavoce ha poi precisato che non si riferiva alle elezioni italiane.

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 ?? ?? ✔ Il vicepresid­ente della Commission­e Ue Frans Timmermans, socialista, ha detto in un’intervista che l’agenda sociale e morale del centrodest­ra «mette paura»
✔ Il vicepresid­ente della Commission­e Ue Frans Timmermans, socialista, ha detto in un’intervista che l’agenda sociale e morale del centrodest­ra «mette paura»
 ?? ?? ✔ Il presidente del Ppe Manfred Weber ha fatto una conferenza stampa con Antonio Tajani per garantire sostegno a Forza Italia
✔ Il presidente del Ppe Manfred Weber ha fatto una conferenza stampa con Antonio Tajani per garantire sostegno a Forza Italia
 ?? ?? ✔ Il presidente francese Emmanuel Macron ha manifestat­o stima nei confronti di Draghi: «Grande uomo di Stato, partner affidabile»
✔ Il presidente francese Emmanuel Macron ha manifestat­o stima nei confronti di Draghi: «Grande uomo di Stato, partner affidabile»
 ?? ?? ✔ Il cancellier­e tedesco Olaf Scholz ha incontrato il segretario del Pd Enrico Letta assicurand­ogli pieno sostegno
✔ Il cancellier­e tedesco Olaf Scholz ha incontrato il segretario del Pd Enrico Letta assicurand­ogli pieno sostegno

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