Yacht, la svolta «eco»
Genova, al Salone Nautico le nuove tendenze del settore Imbarcazioni più leggere e motori a consumi ridotti
Sostenere la sostenibilità. Non è un gioco di parole, ma la sintesi estrema dell’ambizione che permea le intense giornate del 62° Salone Nautico di Genova, che si conclude domani. La salute dell’ambiente e del mare è stato al centro di molti dibattiti ma soprattutto guida le scelte dei cantieri nelle scelte di produzione: materiali riciclabili o leggeri, motori sempre più sofisticati in tema di emissioni, sistemi operativi di bordo a emissione zero o vicini allo zero. Sono naturalmente i gruppi più grandi ad avere la capacità e la forza di sperimentare nuove soluzioni, come nel caso del gruppo Azimut-Benetti, presente a Genova con il nuovissimo Azimut Grande 26M, primo yacht a giocare la scommessa della propulsione Pod. Per Grande 26M il cantiere ha sviluppato insieme a Zf il nuovo sistema di propulsione Pod 4600 che, combinato con una sovrastruttura più leggera del 30% grazie all’uso esteso della fibra di carbonio, garantisce una riduzione dei consumi del 20% rispetto a una barca di pari dimensioni.
Attenzione maniacale alla sostenibilità anche per il Bg 54 di Bluegame, brand del gruppo Sanlorenzo che lega le caratteristiche progettuali delle sue barche ai dettami del Hts Lab (High Technology and Sustainability) della casamadre. Il che si traduce nell’uso dei più tecnologici sistemi di propulsione per ridurre consumi ed emissioni, controllo dei volumi, processo di laminazione a infusione che per alcune parti prevede stampi riciclati o riciclabili fino all’80%, alto isolamento termico delle vetrate.
Sempre nelle acque del Salone, ecco il flybridge Ferretti Yachts 860, espressione inedita di un concept di navigazione che mette al primo posto l’armonia tra gli elementi stilistici e architettonici. Tra le tante novità, una speciale attenzione all’interconnessione tra esterni, disegnati da Filippo Salvetti e gli interni, realizzati dallo Studio Ideaeitalia. Anche qui, abbondante uso di materiali per alleggerire quanto più possibile e ottimizzare l’ecosostenibilità.
Il gruppo Rizzardi, che ha appena riacquisito il brand Posillipo, presenta Technema 90, 27,51 metri di barca in grado di caricare 8.500 litri di carburante per le 8 persone che possono dormire a bordo (oltre ai tre di equipaggio) e capace di raggiungere — a seconda delle motorizzazioni — 27 o 32 nodi di velocità massima. Per rendere lo yacht il più possibile ecosostenibile, è stata utilizzata tecnologia di ultima generazione e si è fatto ricorso massiccio alla fibra di carbonio e ad altri materiali leggeri.
Per quanto il tema dell’ecosostenibilità possa sembrare legato ai soli yacht a motore, la vela fa la sua parte. Il Grand Soleil 72 Performance, nuovo 72 piedi del Cantiere del Pardo è il risultato di un percorso che, come tutti gli yacht del gruppo — che controlla anche i marchi Pardo e Van Dutch — punta a un traguardo sostenibile per l’ambiente marino: i materiali scelti (teak proveniente da filiera controllata, laminazione con lino e resine ecologiche, vernici ad acqua), e il design con cui sono assemblati, sono caratterizzati da un’alta riciclabilità. Per la serie «anche le piccole barche puntano sull’ecosostenibilità», ecco il primo modello elettrico Capoforte, lungo 7,38 metri con fuoribordo Yamaha Harmo Rim-Drive Electric da 3,7kW. SQ240i, questo il nome del modello, sarà disponibile anche con motorizzazione entrobordo Molabo Iscad V50 da 50kW, che verrà presentato nel 2023. Il motore Harmo utilizza lo statore posizionato nel bordo esterno dell’elica, consentendo maggiore spinta a velocità inferiori rispetto ai motori tradizionali.