Memoria e comunità negli eventi del Festival di Mirandola
La pandemia e la guerra hanno colpito quella che sembrava una conquista certa della modernità, cioè il vivere insieme. Appunto al tema della convivenza è intitolata la rassegna dedicata alla memoria nel segno dell’umanista Pico: il Memoria Festival di Mirandola (Modena) ritornerà da venerdì 30 a domenica 2, e il tema scelto dal Comitato scientifico, presieduto da Ernesto Franco, direttore editoriale di Einaudi, sarà «“Vivere insieme”: viaggio nella piccola grande arte del fare ed essere comunità». «Diversamente da quanto accade per un monaco, che sceglie l’isolamento — ha affermato Franco —, il nostro convivere è un destino, e noi dobbiamo accorgercene. La globalizzazione, se condotta intelligentemente, sarebbe stata la cartina di tornasole del fatto che il mondo vive insieme».
I modi in cui il convivere prende forma sono i più disparati: i saggisti e gli autori che interverranno a Mirandola porteranno esempi di comunità tradizionali o insolite, il nucleo familiare o la camerata dell’esercito, la comunità spirituale o la città del futuro. Dopo l’anteprima-spettacolo di giovedì 29 (Le guerre di Ulisse, con la Banda Giovanile John Lennon, da un’idea del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi), la rassegna promossa dal Consorzio per il Festival della Memoria e dall’editore Einaudi si aprirà venerdì 30 con la lectio del linguista Gian Luigi Beccaria sulla lentezza. Sempre nella giornata di venerdì 30, vari spunti di riflessione sui modi possibili del vivere insieme: il sociologo Sergio Manghi riflette su fraternità e cooperazione, il generale Giuseppe Cucchi racconta la vita militare, il premio Strega Mario Desiati si occupa di comunità generazionali. Inoltre gli interventi di Veronica Raimo sulla famiglia e di Sonia Bergamasco sulla comunità del teatro
Altre convivenze, sabato 1°: l’antropologa Silvia Romani analizza un elemento sociale del mondo antico, il racconto mitico; l’antropologo Vito Teti esamina la «restanza» nelle società (e negli individui) stanziali; di città non solo teoriche parlerà Nicola Lagioia; di organismo e alimentazione, simbiosi vitale, si occuperà la giornalista Eliana Liotta con l’antropologo Marino Niola; si parlerà della comunità delle nazioni, e degli equilibri di oggi, con il giornalista Franco Di Mare. Domenica 2, da citare almeno l’intervento di Daria Bignardi sulla comunanza con i libri, il dibattito sulla convivenza con l’inflazione nelle economie, con Debora Rosciani e Mauro Meazza (di economia parlerà anche Riccardo Staglianò), e la riflessione sull’eroe (Achille) a confronto con il cittadino sociale, con Mauro Bonazzi.