Graci da «Zelig» a «Striscia»: sogno un altro Sanremo
Da bambina, quando imitava Giorgio Faletti al Drive In, non poteva immaginare che in quell’universo colorato fatto di gag e personaggi amplificati sarebbe finita presto anche lei.
Valeria Graci, 42 anni più di metà dei quali passati sui palchi di teatri e tv, dopo essersi spogliata davanti alle telecamere (a fin di bene, per sensibilizzare alla prevenzione contro il cancro) in Nudi per la vita, ha debuttato ieri a Citofonare Rai Due, dove ha uno spazio suo al fianco di Paola Perego e Simona Ventura e in settimana tornerà per l’ottavo anno a Striscia la Notizia. «Sono molto orgogliosa», confessa, parlando dei suoi tanti impegni.
«Nudi per la vita è stata un’esperienza importante. Ho accettato pensando che se poteva essere di aiuto anche solo a una persona allora andava fatto. Non ho provato imbarazzo nel togliermi reggiseno... il messaggio è: facciamocele vedere, ma nel senso medico. Detto questo, se me lo avessero proposto qualche anno fa, credo non avrei accettato: non avevo la struttura psicologica, mentale e anche fisica, visto che peso dieci chili in più rispetto all’anno scorso». Eppure sui social, regno dei filtri, dove lei è molto seguita, Graci ha scelto di mostrare questo suo cambiamento senza imbarazzi. «Siamo bombardati da immagini di donne con punti vita grandi come la caviglia di un bambino piccolo, io non sono così, e quindi? Non è solo una questione di accettazione estetica ma psicologica, è una liberazione».
A Citofonare Rai Due analizza i fatti della settimana: si può scherzare su tutto? «L’ironia salva, ma ci vuole sempre intelligenza. Ho conosciuto persone capaci di scherzare sulla malattia, anche sulla propria. Io in quel caso ho un blocco». Una filosofia che l’accompagna fin dai suoi inizi, a Zelig. «Sarò sempre grata per la possibilità che ho avuto con Katia (Follesa, ndr.)». Siete ancora amiche? «Abbiamo avuto il coraggio di amarci e odiarci, come due vere amiche. E dopo 20 anni siamo ancora qua, che se ci vediamo ridiamo come due sceme».
Giura che a Lol «non resisterei due secondi», però sarebbe un sogno tornare a Sanremo dopo che, lo scorso anno, ha presentato l’anteprima: «Un’esperienza unica, ma non siamo saliti sul palco dell’Ariston per via del Covid. Se mai mi dovessero richiamare il vestito ce l’ho pronto e anche il monologo... bello, non come certi che ho sentito...».